Fisco, in sei mesi attuare delega

Le riforme sono già in cantiere, addirittura con le date fissate: questa è la strada per rispondere alla Ue, non certo altro rigore. Matteo Renzi non cambia linea, e all’indomani delle raccomandazioni di Bruxelles – con lo scampato pericolo di una nuova messa sotto tutela dell’Italia – rilancia la sua road map: riforma del lavoro da completare con il ddl delega dopo l’ok al decreto, quella della Pubblica Amministrazione, in calendario per il Cdm del 13 giugno, e poi l’attuazione della delega fiscale da qui alla fine dell’anno. Oltre alla riforma istituzionale che, come ama ripetere il premier, è quella che più interessa le cancellerie straniere per l’impatto positivo che può avere sul sistema Italia.

Ma il percorso disegnato da Renzi vede nuovi ostacoli: il no di Forza Italia al modello francese per il Senato, e la richiesta di Ncd di estendere il bonus degli 80 euro anche alle famiglie monoreddito, con la necessità quindi di reperire ulteriori risorse. Tanto che circola l’ipotesi di un ritorno della tassa di successione per garantire le coperture. Tutti temi su cui da palazzo Chigi non danno indicazioni, concentrando l’attenzione invece sull’attuazione della delega fiscale. Il tema cui è stata dedicata gran parte delle tre ore di vertice tra Renzi e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Fonti del Tesoro spiegano che è stato stilato un cronoprogramma per i decreti attuativi: si parte con le semplificazioni amministrative e con la riforma del catasto, già entro giugno; a luglio sarà la volta della certezza del diritto; tra agosto e settembre si lavorerà invece all’applicazione dell’Agenda Digitale a tutta la materia fiscale; infine, a fine anno, il cuore della riforma, con l’intervento per ridisegnare il sistema fiscale nell’ottica di una riduzione fiscale, a partire dal ‘fattore famiglia’.

Gli obiettivi restano quelli di un 730 precompilato da mandarea tutti gli italiani, di accorpare le varie scadenze fiscali e dunque – spiegano dal governo – di rendere più semplice il rapporto tra fisco e cittadini. Ma oltre a Padoan, Renzi ha incontrato per oltre un’ora anche il commissario per l’Expo 2015 Giuseppe Sala: al termine nessuna dichiarazione, ma forse già venerdì si capirà se – con un decreto ad hoc – il governo riuscirà, dando nuovi poteri al presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone, a far marciare spediti i cantieri garantendo la regolarità degli appalti alla luce delle inchieste giudiziarie. (TMNews)