Il presidente di Riscossione sottolinea che “sono già cominciati i distinguo, le minacce, le ritorsioni, che con immeritata nobiltà si usa chiamare politiche, l’azione di chi rema contro ed ancora l’allarme di chi dice che a Riscossione Sicilia ci sono gli sbirri, gli sceriffi, chi tenta di bloccare la macchina avviata”.”Ma – aggiunge – è bene che si sappia che funziona un rapporto formidabile con l’Agenzia delle Entrate, grazie alla quale accediamo finalmente ai rapporti finanziari e la cui direzione del direttore Gentile è semplicemente esemplare, con la Guardia di finanza che accompagnerà i nostri ufficiali esattori negli accessi più difficili, con le Procure della Repubblica che perseguono strategicamente il contrasto alla criminalità finanziaria, con i prefetti dell’Isola, che terremo informati di ogni dato”. Fiumefreddo parla di “inizio di Riscossione dei siciliani” e si schiera a difesa delle “centinaia di persone serie e preparate che lavorano in Riscossione Sicilia”. “Come avrebbe mai potuto un semplice dipendente andare contro il muro di gomma? Cosa non avrebbe rischiato? – chiede – Basta come esempio assistere alla vergognosa bagarre organizzata in queste ore contro chi quella decisione ha preso e cioè il presidente Crocetta ed il sottoscritto”.