Nelle acque dell’Atlantico e dei Caraibi è caccia al pesce scorpione. L’invasivo predatore si è moltiplicato a dismisura e sta divorando tutto ciò che incontra, barriera corallina compresa. Diverse associazioni dalle coste della Florida stanno cercando con ogni mezzo di di controllare la crescita esponenziale di questo pesce, organizzando anche gare di caccia subacquee. Come sempre in caso di uno squilibrio della natura, la colpa è dell’uomo: il pesce originario del Mar Rosso è finito nell’acquario di qualche statunitense che poi lo ha gettato in mare. Il pesce scorpione ha cominciato a moltiplicarsi senza trovare resistenza, con le sue 18 punte velenose tiene testa anche agli squali e nella catena alimentare è secondo solo agli umani. Eppure la sua carne ha un sapore delizioso, dice il sub Eric Billips. “Sulla punta di queste dorsali si può notare come un ago ipodermico. Questo è un canale all’interno delle spine che contiene il veleno. Così se si taglia via questo, il pesce è buono”Così per invogliare la caccia di pesci scorpione, si punta anche sulla gola cercando di incoraggiare gli chef locali a farlo diventare protagonista dei loro menù.