Florida, una stagione d’oro per i cacciatori di tesori subacquei

Per i cacciatori di tesori della Florida è stata un’annata d’oro, una volta tanto nel senso letterale del termine. Oltre due milioni di dollari di bottino recuperati da un relitto spagnolo del 1715. Ma, per restare in chiave di metafora, non è tutto oro quello che luccica…I treasure hunter professionisti che vivono recuperando tesori naufragati lungo le rotte della Flotta dell’oro spagnola ricordano che ci vogliono anni, e un serbatoio inesauribile di ostinata cocciutaggine, al limite della follia, per ritrovare un galeone scomparso. Eric Schmitt, cacciatore di tesori ha fatto della sua vocazione una professione. La bandiera nera dei pirati dei Caraibi che sventola sulla sua barca mentre prende il largo da Fort Pierce, in Florida, la dice lunga sulla sua attività di recupera-bottino, come testimonia il nome della sua società: Booty Salvage. Da anni lui e la sua famiglia sono sulle tracce dei tesori di una flotta da carico spagnola travolta da un uragano tre secoli fa. “Vorrei trovare uno smeraldo, un anello di smeraldi o una spilla, una collana, una croce o qualcosa d’altro”, confessa Eric. È la febbre del treasure hunter. Ma questa volta sarà frustrata. Come accade il più delle volte. Oggi Eric si dovrà accontentare solo di un’immersione nei fondali della Florida. Se ne farà una ragione, crediamo. Anche perché nel giugno scorso ha scoperto sotto il mare un carico naufragato del valore di oltre un milione di dollari. La Florida è un vero paradiso per i cacciatori di tesori ma è come trovare un ago in un pagliaio. Rick Schmitt, il padre di Eric, 16 anni fa ha deciso di vendere la sua avviatissima ditta di disinfestazioni a domicilio per diventare un treasure hunter, una carriera che gli è servita a trovare un senso alla sua vita. “Ogni tanto mi chiedo che cosa mi sarebbe capitato se avessi mollato tutto per vivere di rendita, senza niente da fare tutto il giorno, senza un obiettivo, una missione. Credo che oggi non sarei qui”, ammette Rick.Ma è una vita che richiede duro lavoro e tanta pazienza. Jonah Martinez ha dovuto aspettare 20 anni per fare a luglio una scoperta da 4.5 milioni di dollari. Quella dove anche gli Schmitt lavorano con un contratto di subappalto.Non è quasi mai una festa, spiega Jonah: “Di solito, in un giorno di ricerca c’imbattiamo in una decina di lavandini, lattine di birra, pezzi contorti e arrugginiti di metallo, frigoriferi, bollitori e bombe…”.Lo Stato della Florida tassa il 20% di ogni recupero ma anche con questo prelievo, giudicato iniquo da molti cacciatori di tesori, è il brivido della ricerca che li spinge a spalancare gli occhi sott’acqua con un erogatore tra i denti. (Immagini Afp)

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