Cronaca

Focolaio Covid S. Raffaele, tutti in fila al Forlanini. D’Amato: nel Lazio 16 casi

 Tutti in coda per il tampone, a Roma più di 2000 persone, tutti i pazienti passati dall’ospedale San Raffaele Pisana dal 18 maggio in poi e i loro contatti stretti, sono stati convocati contemporaneamente ai drive in di Casal Bernocchi o del Forlanini per eseguire dei test di controllo. Risultato: una fila lunghissima e notevoli disagi come racconta una delle persone in coda, anche perché non è stata prevista una fila per chi arriva a piedi. “Sono entrata dentro al Forlanini e ho chiesto, scusi ma chi non ha la macchina come fa? Non solo il danno ma anche la beffa, mica ti puoi noleggiare una macchina per andare a farti il tampone Covid? Mi hanno detto di mettermi in coda davanti a tantissime macchine perché l’Asl di competenza ha spedito 4000 sms e chiaramente trattandosi di una cosa seria in tanti si sono messi in fila per cercare di fare questo tampone”. Dopo alcune ore di attesa la situazione si è normalizzata.

Intanto, l’assessore regionale del Lazio alla sanità Alessio D’Amato, riferisce che “oggi registriamo un dato di 16 casi positivi di cui 6 riferibili al focolaio dell’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma che raggiunge così un totale di 41 casi positivi e di questi 24 sono riferiti a pazienti trasferiti, 1 è un paziente deceduto, 9 sono dipendenti della struttura e 7 sono esterni”. Secondo l’assessore, “il primo caso risale a inizio maggio e si tratta di operatori della struttura. I servizi della Asl Roma 3 e del SERESMI stanno lavorando per completare l’indagine epidemiologica. Da questa mattina inoltre sono a disposizione i due drive-in della Asl Roma 3 presso l’ex ospedale Forlanini e via di Casal Bernocchi per effettuare i test ai pazienti dimessi dalla struttura nelle ultime tre settimane (dal 18 maggio) e i loro contatti stretti. Si prevede l’effettuazione di oltre 1.800 test. Questo focolaio dimostra che non bisogna abbassare il livello di attenzione e occorre mantenere il rispetto dei protocolli. Proseguono le attività per i test sierologici sugli operatori sanitari e le Forze dell’ordine. I decessi – conclude – sono stati 3, mentre continuano a crescere i guariti che sono stati 88 nelle ultime 24h e complessivamente raggiungono le 4.450 unità.

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redazione