E’ stato assolto dalla Cassazione il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari condannato a 11 mesi in appello nel processo ‘Rimborsopoli’ sui fondi della Regione Piemonte. Ci sara’ invece un appello bis per l’ex governatore leghista del Piemonte Roberto Cota (condannato a un anno e sette mesi), e per i parlamentari Paolo Tiramani della Lega (un anno e cinque mesi) e Augusta Montaruli di FdI (un anno e sette mesi). Per gli altri 21 imputati ci sara’ un appello bis per prescrizioni e rideterminazione delle pene inflitte dalla Corte di Torino il 24 luglio 2018. Il processo riguardava l’uso disinvolto dei fondi destinati al funzionamento dei gruppi consiliari nella legislatura 2010/2014 a trazione Lega e centrodestra. Cene, pranzi, spese di rappresentanza, trasferte, alberghi e anche tosaerba, bigiotteria, le famose ‘mutande’ verdi di Cota, acquisti in negozi di abbigliamento prestigiosi come ‘Olympic’ a Torino e Marinella a Napoli.
In base a quanto si e’ appreso, i supremi giudici della V sezione penale avrebbero confermato l’impianto accusatorio dell’appello che aveva ampliato le condanne portandole a 25, rispetto ai 15 verdetti di colpevolezza emessi in primo grado nel 2016. E’ stata confermata la condanna piu’ alta a 4 anni e sei mesi inflitta a Michele Giovine per il quale l’appello bis dovra’ solo rideterminare la condanna accessoria pari a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici, e questo avverra’ anche per altri imputati. Le accuse erano varie e vanno dal peculato all’illecito finanziamento ai partiti. La posizione di Molinari era considerata la piu’ ‘leggera’: gli era stato contestato un peculato di nemmeno 1.200 euro. La stessa pg Pina Casella aveva chiesto la sua condanna solo per 600 euro che gli erano serviti per pagarsi sei notti d’albergo a Torino quando si erano protratti i lavori del Consiglio regionale. Evidentemente gli ermellini hanno ritenuto legittima quella spesa.