Se il governo non presentera’ una versione rivista del documento programmatico di bilancio, che permetta all’Italia di rientrare nei parametri del Patto di Stabilita’ e Crescita, la Commissione potrebbe avviare una procedura per deficit eccessivo per violazione della regola del debito gia’ a fine novembre. Lo si apprende a Bruxelles. L’Italia ha fino al 13 novembre per presentare un nuovo documento programmatico di bilancio. Nel caso in cui il governo decidesse di non inviare una nuova versione della manovra, rimarrebbe valido il parere negativo pubblicato martedi’, in cui e’ contenuta la minaccia implicita di aprire una procedura per deficit eccessivo per violazione della regola del debito.[irp]
Realizzare almeno a grandi linee l’aggiustamento strutturale prescritto dal Patto di Stabilita’ e Crescita e’ stato un fattore rivelante “chiave”, che ha consentito alla Commissione di non aprire la procedura negli scorsi anni contro l’Italia. Martedi’ il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, ha spiegato che “gli attuali piani” del governo – con un deficit nominale al 2,4% del Pil e un peggioramento del deficit strutturale dello 0,8% del Pil – costituiscono “una modifica materiale, che potrebbe richiedere una rivalutazione di quella conclusione”. Dal punto di vista procedurale se il 13 novembre non arrivera’ un nuovo documento programmatico di bilancio, o se anche la versione rivista dovesse continuare a prevedere una deviazione grave dagli obiettivi di deficit strutturale, la Commissione dovrebbe scrivere un rapporto ex articolo 126(3) del Trattato per constatare la violazione della regola del debito.[irp]
Il rapporto verrebbe poi discusso da un comitato tecnico (Economic and Financial Committee, o EFC) in cui sono rappresentati i governi dei 28 e che prepara le riunioni dell’Ecofin. Dopo il passaggio all’EFC, la Commissione potrebbe raccomandare l’apertura di una procedura per deficit eccessivo contro l’Italia, che dovrebbe poi essere convalidata da Eurogruppo e Ecofin. Malgrado lo stretto calendario, diverse fonti ritengono “tecnicamente” possibile per la Commissione raccomandare la procedura entro la fine di novembre (in teoria il 21) quando l’esecutivo comunitario pubblichera’ i suoi pareri sui progetto di bilancio di tutti gli Stati membri. La Commissione intende pero’ utilizzare ogni possibilita’ procedurale per dare al governo la possibilita’ di modificare la manovra e rientrare nei parametri europei. “Il prossimo passo tocca al governo italiano che ha tempo fino al 13 novembre”, ha detto oggi la portavoce della Commissione, Mina Andreeva: “se non lo faranno vedremo. Ci sono diverse opzioni. Tocchera’ al collegio” dei commissari decidere come procedere.