Forfait di Grifa, subentra la Metec. Ecco il nuovo piano. Pronti 150 mln per T. Imerese

di Giuseppe Novelli

Dopo mesi di proclami, annunci e chiacchiere va in fumo il progetto Grifa. All’operazione di rilancio di Termini Imerese adesso subentra la Metec del gruppo torinese Stola che si occupa di componentistica. E’ lo stesso vice ministro dello Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, a informare le organizzazioni sindacali che l’ipotesi di capitalizzazione di Grifa e’ sfumata e scende in campo l’azienda di componentistica del Gruppo Stola – Metec con una sua proposta di piano industriale, che secondo il Ministero prevederebbe la presa in carico di tutti i circa 450 dipendenti di Termini, nel pieno rispetto della cessione di ramo d’azienda che dovrebbe completarsi entro il 31 dicembre 2014. Tutte le parti interessate, Governo in testa, si sono dette pienamente consapevoli della lotta contro il tempo in atto. Perché la data del 31 dicembre entro la quale concludere la cessione del ramo di azienda da Fiat al nuovo soggetto è e resta tassativa. De Vincenti – che ha definito la solidità industriale di Metec “fuori discussione” – ha infine brevemente tratteggiato i fondamentali del piano industriale che si articolerà in due fasi. La prima, che potrebbe decollare nel giro di pochi mesi, vedrebbe l’attivazione di una produzione di componentistica. La seconda, un po’ più in là nel tempo, vedrebbe anche la produzione di auto ibride.

Tornano, dunque, i torinesi su Termini Imerese. Salta così, come detto, l’operazione Grifa guidata da Augusto Forenza, per mancanza di una base patrimoniale adeguata e spunta la Stola, gruppo che fa capo all’imprenditore torinese Roberto Ginatta in ottimi rapporti, anche d’affari con Andrea Agnelli.

“Come Fim Cisl – dichiara il segretario nazionale Ferdinando Uliano – abbiamo criticato fortemente il fatto che l’operazione Grifa non sia stata completata, dopo tutte le rassicurazioni date e abbiamo chiesto di incontrare con urgenza il nuovo imprenditore al fine di verificare il piano industriale e le assicurazioni che il Governo chi ha espresso al tavolo”. “La situazione e’ molto complessa e delicata – prosegue il sindacalista – e necessita dello sforzo da parte di tutti e la messa in campo di tutte le sicurezze, in tempi brevissimi, perché e’ aperta una procedura di mobilita’ che si conclude a fine mese”. “In tempi brevissimi – conclude Uliano – dobbiamo verificare piano industriale e concludere con tutti gli accordi necessari a mettere in sicurezza lavoratori e prospettiva industriale del sito siciliano”.

“La notizia della rinuncia di Grifa al progetto di rilancio di Termini Imerese ci lascia esterrefatti: e’ inconcepibile che dopo anni di trattative ci si ritrovi di nuovo punto e a capo”. Cosi’ il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici Settore Auto, Antonio Spera, a margine del tavolo in corso al Mise, commenta il dietrofront del Gruppo italiano fabbrica automobili. “Da quanto appreso -spiega il sindacalista- Grifa non ha rispettato la ricapitalizzazione e pertanto non ci sono le condizioni per continuare. Mentre la Metec, societa’ interessata allo stabilimento siciliano, in una prima fase svilupperebbe componentistica per poi passare successivamente al progetto auto. Visti gli sviluppi negativi del negoziato -conclude Spera- ci aspettiamo chiarimenti su quanto accaduto e sulle modalita’ con cui e’ stata selezionata la nuova societa’, oltre a serie rassicurazioni circa il futuro dei lavoratori e sulle nuove proposte di insediamento nel territorio”.

Intanto, la giunta regionale siciliana ha approvato stasera l’accordo di programma che finanziera’ i progetti di investimento per l’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Vi e’ incluso il “masterplan”, allegato tecnico che di fatto diventa la matrice del processo di renidustrializzazione. A disposizione 150 milioni di euro per la riqualificazione e l’infrastrutturazione dell’area. La copertura finanziaria e’ confermata per ulteriori investimenti : 90 milioni di euro per i contratti di sviluppo piu’ altri 50 milioni provenienti dal Fondo di garanzia. A questi bisogna aggiungere la quota in carico al ministero dello Sviluppo, sempre per gli investimenti futuri. Lo comunica Linda Vancheri, assessore regionale alle Attivita’ produttive. “Si tratta di un accordo fondamentale, senza la firma di questo accordo la Fiat non puo’ cedere il ramo di azienda a nessun investitore”, afferma Vancheri, e sottolinea che “e’ grazie a questo accordo che la cessione deve essere fatta rispettando il totale assorbimento dei lavoratori ex Fiat. E’ questa la ragione -spiega l’assessore- per cui non ho partecipato all’incontro odierno a Roma ma gia’ govedi’ approfondira’ direttamente con il vice ministro De Vincenti”.

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