Ma ha i medici hanno raccomandato che, “a seguito della commozione cerebrale riportata nell’incidente durante i test sul Circuit de Barcelona-Catalunya lo scorso 22 febbraio, per il momento dovrebbe cercare di limitare quanto più possibile qualsiasi rischio ambientale che possa portare a un’altra commozione a distanza così ravvicinata dall’altra, per minimizzare le possibilità di una seconda sindrome di impatto, una procedura medica normale per questi casi”.
Dunque, per “limitare i fattori ambientali di rischio, i suoi medici gli hanno consigliato di non gareggiare nell’imminente GP d’Australia”, in programma a Melbourne dal 13 al 15 marzo”. Se fosse per lui, prosegue la nota, salirebbe già sulla vettura a Melbourne ma per tornare al volante della McLaren-Honda si dovrà attendere il GP di Malesia del 27, 28 e 29 marzo.