di Paolo Zappitelli
Una è Maria Stella Gelmini che è diventata il punto di riferimento di Forza Italia a Milano, dopo il pieno di voti per le comunali, l’altra è Mara Carfagna, che ha avuto analogo successo a Napoli. Rappresenterebbero l’”asse” delle donne, una al Nord e l’altra al Sud, sulle quali punterebbe Marina per portare Forza Italia ad avere posizioni più morbide nei confronti di Matteo Renzi. E magari per accettare quello scambio tra il sì alla modifica della legge elettorale e una sostanziale tregua sul fronte del referendum costituzionale. Resta però da convincere il “resto” del partito che è assolutamente contrario a cedere a un nuovo accordo con Renzi. E che in questo momento di passaggio cerca di conquistare spazi di potere. Ne fanno parte, in prima linea, Renato Brunetta, capogruppo alla Camera di Forza Italia, il governatore della Liguria Giovanni Toti (che comunque è anche abbastanza vicino alla famiglia Berlusconi), Daniela Santanché (che ha pubblicamente espresso la sua contrarietà all’idea di Fedele Confalonieri di costruire un Nazareno-bis). Ma il progetto di Marina Berlusconi deve anche fare i conti con le strategie per le prossime elezioni politiche. Se infatti il centrodestra vuole ripresentarsi unito, facendo un listone unico con Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, la strada del Nazareno-bis non è assolutamente percorribile. Perché sia Matteo Salvini sia Giorgia Meloni hanno detto che non accetteranno mai un’alleanza con chi fa accordi con il premier. E per uscire da questa situazione di stallo servirà probabilmente tutta la diplomazia di Gianni Letta. (foto: Mara Carfagna, Maria Stella Gelmini, Stefania Prestigiacono)