I 925 parlamentari francesi, deputati e senatori, riuniti in Congresso nella reggia di Versailles, hanno approvato l’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione, con 780 i voti a favore. La Francia quindi si prepara a vivere un momento storico oggi, 4 marzo, diventando il primo paese al mondo a includere l’interruzione volontaria della gravidanza (aborto) nella sua Costituzione. I parlamentari francesi si sono riuniti oggi nella reggia di Versailles per includere esplicitamente nella carta costituzionale la “libertà garantita” delle donne di abortire e quindi proteggere questo diritto, messo in forse in molti Paesi.
La revisione costituzionale che garantisce alle donne la possibilità di decidere l’interruzione di gravidanza, secondo un sondaggio del novembre 2022 è sostenuta dall’86% dei francesi. L’effettività del provvedimento è stata garantita dalla maggioranza dei tre quinti dei voti espressi dai deputati dell’intero Parlamento, ampiamente superata. “Ovunque, vediamo i diritti delle donne rimessi in discussione – ha spiegato Prisca Théventot, portavoce del governo francese – sono calpestati, Oltreoceano ma anche in Europa. Dobbiamo poter andare avanti con la voce del progresso, degli ideali e noi, come francesi, diamo vita a un grande momento di emozione e possiamo essere orgogliosi di continuare ad andare avanti. Ma deve essere anche una responsabilità, dobbiamo continuare a essere vigili nei mesi e gli anni a venire”.
“Questa ‘costituzionalizzazione’ non ci pone particolari difficoltà – ha aggiunto Marine Le Pen leader del partito d’opposizione di estrema destra Rassemblement National – ma di qui a parlare di giorno storico ce ne passa. È un giorno che Emmanuel Macron ha organizzato per la propria gloria. Va bene, questa potrebbe essere l’unica vittoria, tra virgolette, che potrà mettere sul suo bilancio dopo dieci anni”. Intanto, mentre i movimenti femministi si sono radunati per tutta la giornata in centro, a Parigi, per seguire in diretta l’andamento del voto a Versailles, il Vaticano ha fatto sentire la sua voce contro l’iniziativa francese.
Non può esserci un “diritto a sopprimere una vita umana”, ha ammonito la Pontificia Accademia per la Vita che, in una nota, ha ribadito la posizione della Conferenza Episcopale francese (CEF) sostenendo che “l’aborto, che rimane un attentato alla vita fin dall’inizio, non può essere visto esclusivamente nella prospettiva dei diritti delle donne”. La nota si chiude con una citazione di Papa Francesco, secondo cui “la difesa della vita non è un’ideologia ma è una realtà umana che coinvolge tutti i cristiani”.
“Orgoglio francese, messaggio universale – ha commentato il presidente francese, Emmanuel Macron – Celebriamo insieme l’ingresso di una nuova libertà garantita nella Costituzione con la prima cerimonia di suggellamento aperta al pubblico della nostra storia. Ci vediamo questo 8 marzo, Giornata internazionale della donna”.