Le autorità francesi hanno annunciato questa mattina di aver sventato un “imminente” attentato terrorista dopo l’arresto di quattro persone a Montpellier, nel Sud del Paese, fra cui una sedicenne, ad una settimana dall’attacco al machete contro militari nel Carrousel du Louvre. La retata “ha permesso di scongiurare un imminente attentato sul suolo francese”, ha affermato in una nota il ministro dell’Interno, Bruno Le Roux. Una fonte vicina all’inchiesta ha precisato che gli inquirenti non hanno ancora potuto accertare l’obiettivo dell’attentato. Almeno uno dei presunti terroristi avrebbe ipotizzato di farsi saltare in aria in un attacco kamikaze. “La volontà di passare all’azione e di fabbricare diversi congegni esplosivi è apparsa evidente”, hanno riferito fonti della polizia. “I quattro sospetti, di 16, 20, 26 e 33 anni, sono stati arrestati dopo aver acquistato dell’acetone”, che poteva servire a fabbricare un congegno esplosivo, ha spiegato un’altra fonte della polizia.
LE PERQUISIZIONI Fra i quattro finiti in manette, figura una giovane di 16 anni che era stata intercettata sui social network dove aveva espresso la volontà di partire per il fronte siriano-iracheno o di colpire la Francia. “Uno dei suoi mentori era uno degli obiettivi della Direzione generale della sicurezza interna (Dgsi)”, i servizi francesi, ha aggiunto la stessa fonte. Secondo i primi elementi raccolti dagli inquirenti, l’uomo, che fa parte dei fermati, progettava di “farsi esplodere”. Durante le perquisizioni, gli investigatori hanno rinvenuto del TATP – un potente esplosivo artigianale – oltre a tutto il necessario per confezionare dei congegni esplosivi: acetone, acqua ossigenata, siringhe e guanti protettivi, ha precisato una fonte giudiziaria. A lungo ignorate dai servizi, le giovani donne sono ormai considerate potenzialmente pericolose come gli uomini, dopo l’arresto a settembre 2016 nei pressi di Parigi di un commando di donne a seguito del fallito attentato nelle vicinanze della cattedrale di Notre Dame.
L’EGIZIANO La Francia, dove è sempre in vigore lo stato di emergenza decretato dopo gli attentati jihadisti del 2015 e 2016, costati 238 morti, deve ancora far fronte ad una “minaccia terrorista estremamente elevata”, ha ricordato oggi il Primo ministro Bernard Cazeneuve, reagendo ai fatti di Montpellier. Così si era espresso anche il presidente François Hollande in occasione dell’attacco al Louvre della scorsa settimana. “La minaccia terrorista è qui, vive fra noi” ed “è la ragione per la quale abbiamo mobilitato tanti mezzi e continueremo a farlo per tutto il tempo necessario”, aveva sottolineato il capo dello Stato. Il 3 febbraio un egiziano di 29 anni ha aggredito con due machete una pattuglia di soldati nella galleria del Carrousel del museo del Louvre, al grido di “Allah Akbar”. Ferito gravemente all’addome dalla risposta armata dei militari, l’egiziano ha spiegato di aver voluto “attaccare un simbolo della Francia per vendicare i raid della coalizione internazionale che colpiscono i fratelli in Siria”. Numerosi attentati o progetti di attacchi sono stati sventati in Francia negli ultimi mesi. Il 13 dicembre, il ministro dell’Interno ha parlato di “non meno di 13 tentativi implicanti più di una trentina di persone”, fra le quali donne e minorenni, dalla strage di Nizza del 14 luglio. A fine novembre, quattro francesi e un marocchino, sospettati di progettare un attentato nei dintorni di Parigi e che avevano giurato fedeltà all’Isis, sono stati incriminati e rinchiusi in carcere.