Nicola Fratoianni rieletto segretario di Sinistra italiana
Votato a maggioranza il documento politico. Nichi Vendola acclamato presidente
Eletti, con un solo voto contrario e due astenuti, i 134 componenti della nuova assemblea nazionale di Sinistra italiana nel corso del congresso di Perugia. Il segretario uscente Nicola Fratoianni, è stato riconfermato, con l’approvazione anche della minoranza interna, con un solo astenuto, per il suo terzo mandato alla guida del partito. Standing ovation al congresso di Sinistra italiana per Nichi Vendola, fondatore di Sinistra ecologia e libertà ed ex presidente della Regione Puglia. Il segretario del partito, appena riconfermato, lo ha proposto come presidente e il congresso lo ha eletto per (lunga) acclamazione, anche se formalmente le cariche per il nuovo mandato sono decise dai membri della nuova assemblea nazionale, che siedono nelle prime file della platea di Perugia.
A conclusione di una tre giorni prevalentemente soporifera per quanto riguarda la sfida interna fra maggioranza e minoranza (arrivate a Perugia con un risultato chiaro: 90 per cento al documento del segretario Nicola Fratoianni, 10 per cento a quello di Stefano Ciccone), il congresso di Sinistra italiana si è animato per una mezz’oretta nella sessione dedicata alle votazioni sui documenti politici. La minoranza ha proposto un ordine del giorno “non in contrapposizione” con quello presentato dal presidente della commissione politica, Giovanni Paglia.Quest’ultimo però è intervenuto due volte per spiegare alla platea che l’elemento dirimente non erano i contenuti politici sui vari temi proposti dalla minoranza: “Fare una lista di Alleanza Verdi Sinistra è una decisione del congresso. Dire ‘facciamo una lista con chiunque ci sta’ non è la stessa cosa, per cui qualsiasi ordine del giorno che non assuma la nostra decisione va presentato come documento alternativo”.
Il botta e risposta è andato avanti per un po’ con una serie di interventi “sull’ordine dei lavori”. Paglia ha provato a sciogliere il nodo offrendo garanzie per il dopo congresso (quindi anche sulla fase di formazione delle liste per le prossime elezioni): “Invito Stefano a ritirare l’ordine del giorno, ma poi entrambi i documenti confluiranno nella definizione della nostra iniziativa politica”. Proposta non accolta dalla minoranza. Alla fine è sceso in campo con tutto il suo peso anche il segretario uscente, Nicola Fratoianni, che ha concluso i lavori.