Frutta secca, mangiarla tutti i giorni non è sempre salutare: in questi casi può rivelarsi molto pericolosa
In tutte le diete e i regimi alimentari bilanciati è previsto il consumo della frutta secca, ma attenzione alle controindicazioni
La frutta secca è un alimento estremamente versatile e consigliato dagli esperti di alimentazione durante tutto l’anno, grazie alle sue innumerevoli proprietà nutrizionali. Ricca di sali minerali, vitamine, fibre e grassi insaturi, è ideale soprattutto a colazione per fornire energia e nutrienti fondamentali per iniziare la giornata. Il suo consumo regolare, se moderato, può apportare benefici significativi alla salute, come la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e un migliore controllo del peso, grazie alla sensazione di sazietà che conferisce.
La frutta secca si divide in due principali categorie: a guscio e polposa. La prima, detta anche frutta oleosa o lipidica, comprende alimenti come noci, mandorle, nocciole, pistacchi e arachidi. È caratterizzata da un alto contenuto di grassi buoni, prevalentemente insaturi e polinsaturi, che favoriscono l’abbassamento del colesterolo nel sangue.
La frutta secca polposa, nota anche come glucidica, comprende fichi, datteri, albicocche, prugne e uva passa. A differenza della frutta a guscio, questa è povera di grassi ma ricca di zuccheri e fibre, il che la rende una fonte di energia immediata. Contiene numerosi sali minerali e vitamine, con ogni frutto che apporta benefici specifici.
Uno snack che fa bene da consumare in ogni momento della giornata
La frutta secca è uno snack salutare e versatile, ricco di proprietà nutrizionali benefiche per l’organismo. Contiene antiossidanti, acidi grassi Omega-3 e acido folico, che contribuiscono al benessere del cuore, del sistema nervoso e delle cellule. Grazie al suo apporto di energia, può essere integrata facilmente nella dieta come spuntino a metà mattina o nel pomeriggio, oppure come “carburante” prima di un allenamento. Può anche essere usata per arricchire piatti come insalate, zuppe, yogurt o porridge. Tuttavia, è importante consumarla con moderazione, poiché è altamente calorica: 100 grammi possono fornire tra le 500 e le 600 calorie.
Secondo le Linee Guida per una Sana Alimentazione, è consigliato un consumo settimanale di frutta secca pari a 20-30 grammi, due o tre volte a settimana. Queste porzioni corrispondono a una quantità moderata di alimenti come mandorle, noci, pistacchi o anacardi. È preferibile consumare la frutta secca al naturale, evitando quella tostata, salata o caramellata, spesso presente negli aperitivi, per preservare i suoi benefici nutrizionali ed evitare un eccesso di sodio o zuccheri.
Un alimento sano ma non adatto a tutti
Nonostante tutti questi aspetti positivi, la frutta secca non è adatta a tutti. Chi soffre di colite, gastrite, ulcera o Morbo di Crohn potrebbe trovare la frutta secca irritante a causa dell’elevato contenuto di fibre. Se poi si tende a prediligere quella disidratata, ricca di zuccheri naturali, è generalmente sconsigliata a chi è affetto da diabete. È sempre opportuno consultare un nutrizionista o un medico prima di inserire questi alimenti in una dieta specifica, soprattutto in presenza di condizioni mediche.