Scaricare un film in altissima definizione in pochi secondi o inviare da un’ambulanza tutti i dati riguardanti il paziente soccorso, in modo che arrivi all’ospedale pronto per essere curato dallo specialista competente. Non è fantascienza, ma uno scenario plausibile nel giro di un biennio, quando attorno al 2020 debutterà la rete 5G. Un primo assaggio se avuto oggi a Torino, dove Tim ha attivato presso il Politecnico di Torino la prima antenna in Italia 5G a onde millimetriche , grazie alla quale si è raggiunta la connessione di 23 Gigabit al secondo, per intenderci una capacità di trasmissione 20 volte superiore al 4G. Un primato che fa di Torino una delle poche città d’Europa con una rete mobile di nuova generazione, reso possibile dalla collaborazione di Tim con Ericsson, denominato “5G for Italy”. Dal Politecnico di Torino con un visore virtuale oggi è stato possibile visitare piazza Carlo Alberto. Chiunque indossasse il visore poteva passeggiare virtualmente nella piazza e interagire anche con altre persone collegate virtualmente. Una tecnologia che apre la strada a scenari nuovi: dalla chirurgia in remoto all’auto a guida automatica. Come ha spiegato Enrico Bagnasco, responsabile Innovation di Tim: “la velocità non è l’unico elemento del nuovo del 5G, che consentirà di connettere milioni di device per chilometro quadrato”. Alla presentazione era presente l’assessore all’Innovazione del Comune di Torino, Paola Pisano, che si è detta orientata a fare di Torino un “laboratorio di sperimentazione di nuove tecnologie, purché siano inclusive e diffondano benessere tra i cittadini”. “Torino – ha detto – deve diventare grande laboratorio, che attragga nuove aziende, e testi l’auto a guida automatica e i droni, per esempio”. “Col Comune di Torino – ha detto Bagnasco – stiamo cercando di individuare una zona per testare le auto a guida autonoma”. Il vice rettore del Politecnico, Emilio Paolucci ha rivendicato “il forte rapporto simbiotico dell’ateneo con il mondo della ricerca e del trasferimento tecnologico”, perché il Politecnico vuole “essere motore di sviluppo e innovazione per la città”. Alessandro Francolini, direttore generale Ericsson Italia ha detto che secondo il Mobility report stilato dall’azienda svedese: “Nel 2023 nel mondo i sottoscrittori del 5G saranno un miliardo. Ericsson investe 31,6 miliardi di corone svedesi, circa 3 miliardi di euro, in ricerca e sviluppo nel mondo”.