“Roba da matti. Per la manifestazione del centrodestra, prevista a Roma per il prossimo 4 luglio, la prefettura ha autorizzato l’ingresso di sole 2000 persone”. Lo scrive su Facebook, la leader di Fdi, Giorgia Meloni, riferendosi all’appuntamento del centrodestra di sabato 4 luglio, a piazza del Popolo a Roma, un mese dopo il corteo del centrodestra del 2 giugno che era finito al centro delle polemiche per le poche mascherine e le distanze ridotte. “In una piazza di 14mila metri quadrati. Una persona ogni 7 metri quadrati. Di grazia, seguendo quali protocolli? E perché gli stessi limiti non sono stati previsti quando, ad esempio, manifestava la sinistra per George Floyd? È ufficiale: le mascherine sono diventate un bavaglio”, conclude la leader di Fratelli d’Italia.
Più pacata la reazione Matteo Salvini: “Rispetteremo le indicazioni della Questura, ci dicono duemila e in piazza del Popolo saremo in duemila. Poi è chiaro che la gente si organizza sul territorio”. Il leader della Lega poi aggiunge: “Saremo anche in 1500 piazze italiane, il 3 e 5, per il tesseramento e per la raccolta delle firme per le cartelle di equitalia e lo stop alla sanatoria per gli immigrati clandestini”.
La piazza sarà blindata, con ingressi controllati e numerati, un piccolo palco centrale, con distanziamento per pubblico e giornalisti.
Quelle imposte a Lega, FdI e Forza Italia sono misure severissime di accesso alla piazza, al massimo duemila persone, con ingressi controllati e numerati, un piccolo palco centrale, con distanziamento per pubblico e giornalisti. Le limitazioni sarebbero state imposte ai leader del centrodestra, per la concessione della piazza simbolo della destra e del sovranismo nazionale. Nella isola pedonale, nel cuore della Capitale, che misura circa 16mila metri quadri, dai 65mila manifestanti che possono affollare la piazza, la polizia ne lascerebbe quindi entrare solo 1800-2000. Un numero esiguo che desta qualche perplessità tra gli organizzatori.