L’avvocato Stefano Savi, difensore del governatore della Liguria Giovanni Toti, ha espresso la volontà di aspettare di avere il quadro processuale completo prima di fare dichiarazioni ufficiali riguardo all’interrogatorio di garanzia in programma per il giorno successivo. “Il criterio che applicheremo sarà quello di scegliere di fare dichiarazioni una volta che avremo il quadro processuale completo, almeno alla luce di quello che è a oggi, quindi aver letto tutti gli atti. Prima di prendere posizioni o dare spiegazioni dobbiamo approfondire la lettura degli atti per capire su che cosa, dove e come fornire spiegazioni”, ha dichiarato Savi.
Il governatore Toti si trova attualmente agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione, e il suo avvocato ha sottolineato l’impegno del cliente nel comprendere appieno la situazione: “Si è immerso anche lui nella lettura degli atti in modo da conoscerli, sta lavorando e si sta preparando anche lui. Umanamente è chiaro che queste sono cose che segnano, però l’ho trovato molto reattivo, nel senso che si è impegnato fin da subito. Ha avuto una prontezza di spirito non da poco per essere lucido quanto è necessario per affrontare la difesa”. Riguardo al futuro politico di Toti, Savi ha affermato che il presidente farà le sue valutazioni, che non possono prescindere da un confronto con tutte le persone e i partiti che hanno lavorato con lui fino a oggi.
Savi ha anche affrontato l’argomento della tracciabilità dei denari, sostenendo che sia totale sia in entrata che in uscita. “Non è contestato nulla in relazione a fatti che non siano assolutamente rientranti nelle normative di legge che prevedono che tutto avvenga nella maniera più trasparente possibile. E così è stato”, ha dichiarato l’avvocato. Infine, ha sottolineato che i fondi destinati al comitato di Toti sono stati spesi per necessità politiche connesse alle attività del presidente e delle persone che lavoravano con lui, negando l’esistenza di anomalie nella spesa, sia a titolo personale che in altri contesti. L’attesa per il completamento del quadro processuale sembra essere la strategia adottata dalla difesa di Toti, mentre il futuro politico del governatore rimane oggetto di valutazione, con il coinvolgimento di tutte le parti interessate.