La lotta ai cambiamenti climatici, la costruzione di un sistema multilaterale di risposta sanitaria, la promozione di uno sviluppo sostenibile dopo la pandemia di coronavirus. Saranno queste le priorità del summit del G20 che avrà luogo a Roma, sabato e domenica prossimi. Temi su cui, secondo quanto si apprende, gli sherpa cominceranno a negoziare a partire da domani. Sul clima si gioca la partita più difficile, dato che al Gruppo dei 20 Grandi appartengono Paesi che hanno un differente livello di sviluppo e prospettive economiche diverse. Se infatti il tema delle conseguenze del cambiamento climatico è ben presente a tutti, la vera trattativa sarà sulla calendarizzazione degli step necessari alla riduzione delle emissioni. A questo proposito – hanno precisato le fonti – l’obiettivo resta quello deciso a Parigi, ovvero contenere il riscaldamento entro 1,5 gradi celsius.
Dal punto di vista sanitario, invece, la priorità è quella di dar vita a un sistema globale e multilaterale di risposta alle emergenze e alle pandemie. Per quanto riguarda il Covid, nella dichiarazione finale ci sarà un impegno forte ad aumentare la disponibilità dei vaccini, dopo l’assunzione di responsabilità di Stati, organizzazioni regionali e Big Pharma riguardo all’approvvigionamento di dosi ai Paesi meno sviluppati. Uno dei nodi da affrontare e superare sarà però quello della distribuzione e della logistica: servono strutture, personale, catene del freddo, che in alcuni Paesi sono molto carenti. Il presidente cinese Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin parteciperanno in collegamento video, mentre a Roma saranno presenti i ministri degli Esteri dei due Paesi. L’agenda del summit, secondo quanto si apprende, è stata organizzata anche tenendo conto dei fusi orari, in modo da consentire ai due leader di seguire il confronto a distanza e di intervenire.
Non mancheranno gli incontri bilaterali. A questo proposito, nel corso del summit sono previste delle pause di lavoro per dare modo ai leader di incontrarsi a margine: un’occasione da sfruttare, anche alla luce del fatto che il G20 di Roma sarà il primo grande vertice in presenza degli ultimi due anni. Un vertice che giunge dopo gli “importanti risultati” ottenuti fino a oggi nei G20 a livello ministeriale: la lotta alla disuguaglianza nell’educazione; i progressi sociali e di empowerment femminile; la dichiarazione sull’ambiente di Napoli; la dichiarazione di Matera sulla sicurezza alimentare, con l’impegno “fame zero entro il 2030”; l’accordo di Venezia sulla tassazione internazionale.