Anche in Gabon ha preso piede l’ossessione degli standard femminili ricalcati sulle figure delle modelle occidentali, al limite del tracollo anoressico. Ma un’associazione di donne gabonesi ha deciso di ristabilire il primato di una femminilità curvy, in cui le rotondità sono sinonimo di bellezza. Parametri che in Africa hanno sempre dettato legge, almeno prima della globalizzazione culturale modaiola. Le aspiranti al titolo di Miss Gabon sfoggiano fisici slanciati, anche se fortunatamente non emaciati. Ma a rettificare il trend un’associazione femminile, fondata nel 2013, ha deciso di preservare la morbida bellezza della cultura curvy gabonese. “Alcune donne provano difficoltà a farsi fotografare, spiega Larissa Mbounghou, presidente dell’associazione, perché si sentono grasse e brutte. Allora prepariamo sedute fotografiche in cui portiamo truccatori e parrucchieri per consentire loro di vedersi bellissime anche in foto”. Larissa organizza altri eventi, dai picnic, a sedute in palestra, a sfilate di moda. Nel segno del curvy africano che deve ritrovare la sua rotta in un paese che chiede solo modelle magrissime per pubblicizzare i prodotti commerciali e dove le donne dalle linee abbondanti finiscono per sentirsi stigmatizzate. Il traguardo prossimo dell’associazione è la messa in cantiere di un concorso di bellezza. Su misura, ça va sans dire. (Immagini Afp)
