Gal Gadot, una “Wonder Woman” femminista ma a rischio censura
Esce al cinema ma il Libano vuole boicottare l’attrice israeliana
Eroina al cinema, femminista nella vita vera. Gal Gadot, modella e attrice israeliana 32enne, arriva nei cinema di tutto il mondo con “Wonder Woman” di Patty Jenkins, facendo rivivere sul grande schermo il personaggio dei fumetti della principessa delle Amazzoni creato più di 75 anni fa. Prima di essere Wonder Woman era Diana, cresciuta su un’isola paradisiaca e addestrata per essere una guerriera invincibile. Quando un pilota americano precipita sull’isola e le racconta di una guerra mondiale tra gli uomini, decide di partire per tentare di fermare il conflitto. Combattendo, scoprirà i suoi poteri e il suo vero destino. Nel cast del film, tra gli altri, anche Chris Pine e Robin Wright.
L’attrice, all’anteprima di Los Angeles, ha parlato del suo personaggio e delle donne. “Lei ignora completamente le differenze di genere, uomini e donne sono la stessa cosa. E io credo che sia stato brillante il modo in cui gli sceneggiatori hanno raccontato il personaggio. E’ davvero stupido quando alcuni pensano che se sei una donna non puoi entrare in Parlamento o non hai il diritto di votare. Se sei.. cosa?”. Wonder Woman, però, ha già incontrato problemi. E’ a rischio censura in Libano proprio perché Gal è israeliana e chi la vuole boicottare ricorda anche che durante il conflitto tra Israele e Hamas del 2014 scrisse un messaggio per sostenere l’esercito. Non c’è ancora una decisione ufficiale, ma l’uscita è stata rimandata. Le autorità libanesi avevano già cercato di fare la stessa cosa con “Batman vs Superman” in cui l’attrice aveva un ruolo, uscito poi in pochissime sale e per pochi giorni, nonostante le proteste.