Gas, aumenti in vista per le famiglie italiane. Cosa aspettarsi nel 2025?
Per il presidente dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, in merito all’approvvigionamento e agli stoccaggi in Italia, la situazione è sotto controllo
Con il nuovo anno, si profila un aumento delle bollette del gas di circa il 10%. Dopo aver raggiunto i 50 euro per megawattora (MWh), i prezzi hanno mostrato una leggera discesa, influenzata dall’annuncio della chiusura delle transazioni per il trasporto del gas attraverso l’Ucraina. Tuttavia, come ha sottolineato il presidente dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), Stefano Besseghini, durante un’intervista a RTL 102.5, non ci aspettiamo aumenti paragonabili a quelli del 2022, quando i prezzi erano ben oltre i 100 euro per MWh.
Bolletta del gas in aumento
Besseghini ha avvertito che la situazione rimane delicata, influenzata fortemente dall’inverno, un periodo cruciale per il consumo di gas. Ha suggerito che, con una gestione attenta del consumo, potrebbe essere possibile mitigare gli effetti di un possibile aumento. Guardando al 2025, Besseghini ha ammesso che fare previsioni precise è difficile. “Dipende molto dal consumo individuale e dall’evoluzione della situazione geopolitica e climatica”, ha spiegato. Considerando la spesa media delle famiglie tipo, ha ipotizzato un incremento delle bollette del gas tra il 9 e il 10%, sebbene queste stime siano complesse da anticipare.
Un approccio responsabile al consumo
Il presidente di Arera ha pertanto invitato a una gestione oculata delle risorse energetiche. Un approccio responsabile al consumo, insieme a politiche mirate alla sostenibilità e all’incremento delle energie rinnovabili, potrebbe offrire un valido contrappeso agli aumenti dei costi energetici previsti. In sostanza, mentre i prezzi del gas mostrano una certa stabilità dopo i recenti picchi, la prospettiva di un aumento del costo dell’energia nel 2025 richiede attenzione e preparazione.
La responsabilità individuale nel consumo energetico, unita a strategie nazionali di sostenibilità, potrebbe essere la chiave per affrontare questi cambiamenti con maggiore equilibrio. Besseghini ha fornito anche una rassicurante panoramica sulla situazione dell’approvvigionamento e degli stoccaggi del gas in Italia, sottolineando come il paese sia ben posizionato su entrambi i fronti.
Approvvigionamento del gas
Besseghini ha iniziato delineando le diverse fonti di approvvigionamento del gas. L’Italia ha accesso a gas proveniente da molteplici origini: l’Algeria, la Libia e il Gasdotto Trans-Adriatico (TAP), che garantisce un flusso di gas dall’Azerbaigian. Inoltre, non va sottovalutata la Norvegia, un fornitore storico attraverso i percorsi del Nord Europa. Tuttavia, negli ultimi tempi, è aumentato il ruolo del gas naturale liquido (GNL), principalmente dagli Stati Uniti, che viene poi rigassificato in impianti costieri.
“Il completamento di due nuovi terminali di rigassificazione, uno a Piombino, operativo da quasi un anno, e l’altro a Ravenna, previsto per aprile, compensa esattamente la perdita di forniture via Ucraina,” ha affermato Besseghini. Questi sviluppi infrastrutturali dimostrano la capacità dell’Italia di adattarsi a cambiamenti geopolitici e di mercato.
Gestione stoccaggi
Per quanto riguarda gli stoccaggi, il presidente di Arera ha spiegato che questi sono utilizzati per bilanciare i picchi di domanda durante i periodi più freddi. “Siamo nella traiettoria di svuotamento ordinaria, senza elementi di criticità,” ha dichiarato. Nonostante gli stoccaggi potrebbero chiudere l’inverno meno pieni rispetto all’anno scorso, ciò rientra nella normalità dello svuotamento stagionale.
Besseghini ha anche sottolineato la necessità di iniziare il riempimento degli stoccaggi già tra aprile e maggio, un processo che richiede diversi mesi. Questa preparazione anticipata assicura che l’Italia sia pronta per il prossimo inverno. Per Besseghini, rimane importante il monitoraggio dei prezzi del gas. “Il prezzo è un elemento critico, e dobbiamo mantenere un’attenzione particolare sia al consumo che ai prezzi, che al momento sono oggettivamente alti,” ha aggiunto. Questo monitoraggio continuo permette di intervenire tempestivamente in caso di situazioni critiche, garantendo stabilità nel mercato energetico italiano.