La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato oggi a Strasburgo, parlando davanti alla plenaria del Parlamento europeo, che invierà ai capi di Stato e di governo dei Ventisette, in vista del loro vertice informale a Praga venerdì prossimo, una “tabella di marcia” sulle prossime iniziative che l’Esecutivo Ue vuole proporre per rispondere ai forti rincari energetici, causati in gran parte dale manipolazioni del mercato da parte della Russia, e ha precisato che fra proposte vi sarà anche quella di un tetto generale al prezzo del gas, a cui è ormai favorevole la maggior parte degli Stati membri. Questo “price cap”, ha indicato von der Leyen, non sarà applicato solo alle importazioni di gas russo e al prezzo del gas utilizzato per produrre elettricità, come aveva già proposto la Commissione la settimana scorsa, ma sarà più generale, per segnalare che l’Ue non è disposta a pagare qualsiasi prezzo, senza alcun limite per le sue forniture.
D’altra parte, ha aggiunto la presidente della Commissione, con i “partner fidati” (come la Norvegia) i prezzi delle forniture di gas verranno concordati con una intensificazione dei negoziati. Inoltre, il tetto al prezzo del gas dovrà essere “concepito adeguatamente per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento”, e dovrà essere temporaneo, nell’attesa che venga riformato il mercato dell’elettricità con l’introduzione di un nuovo indice dei prezzi che ne garantisca un migliore funzionamento, rispetto alla situazione attuale, basata sull’indice Ttf del mercato di Amsterdam. “Illustrerò una ‘roadmap’ in una lettera ai leader in vista del nostro incontro a Praga alla fine di questa settimana”, ha detto von der Leyen, indicandone i punti chiave. Innanzitutto, ha spiegato, “intensificheremo i nostri negoziati con partner fidati, ad esempio con la Norvegia, per contenere il prezzo che paghiamo per le importazioni di gas. Come Unione europea, abbiamo un notevole potere di mercato. E molti dei nostri fornitori vogliono concludere accordi con noi, che sono vantaggiosi per entrambe le parti”.
La “roadmap” di von der Leyen per il Consiglio europeo
Perciò, “rafforzeremo anche la nostra piattaforma ‘Energy'”, per gli acquisti congiunti a livello Ue. “Questo è nel nostro interesse collettivo. Dobbiamo evitare – ha avvertito la presidente della Commissione – uno scenario in cui gli Stati membri tornano a competere fra loro rilanciando le offerte più sui mercati mondiali e fanno salire i prezzi per l’Europa”. “I prezzi elevati del gas – ha continuato von der Leyen – stanno spingendo in alto i prezzi dell’elettricità. Dobbiamo limitare questo impatto inflazionistico del gas sull’energia elettrica, ovunque in Europa. Per questo siamo pronti a discutere di un tetto massimo al prezzo del gas utilizzato per generare elettricità. Questo tetto rappresenterebbe anche un primo passo verso una riforma strutturale del mercato elettrico”. “Ma – ha sottolineato la presidente della Commissione – dobbiamo anche guardare ai prezzi del gas al di là del mercato dell’elettricità. Lavoreremo inoltre insieme agli Stati membri per ridurre i prezzi del gas e limitare la volatilità e l’impatto della manipolazione dei prezzi da parte della Russia”.
“A marzo – ha ricordato von der Leyen – avevamo già considerato questa opzione. Avevamo detto che può dare il segnale importante che l’Ue non pagherà il gas a qualsiasi prezzo”, e che il limite imposto al prezzo del gas “avrebbe avuto un impatto immediato sui livelli dei prezzi, ma che comporta inconvenienti in termini di sicurezza dell’approvvigionamento di gas. La situazione si è evoluta sostanzialmente da allora. Oggi, rispetto a marzo, ci sono più Stati membri che sono aperti” all’ipotesi del tetto al prezzo del gas “e noi siamo meglio preparati”. Tuttavia, “questo massimale sui prezzi del gas deve essere concepito adeguatamente per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento. Ed è una soluzione temporanea – ha precisato la presidente della Commissione – per soddisfare il fatto che il Ttf, il nostro principale parametro di riferimento dei prezzi, non è più rappresentativo del nostro mercato, che oggi include più Gnl”, il gas naturale liquefatto che sta sostituendo sempre di più il metano che arrivava in Europa attraverso i gasdotti dalla Russia. “Si tratta di una soluzione temporanea fino allo sviluppo di un nuovo indice dei prezzi del gas nell’Ue che garantisca un migliore funzionamento del mercato” e “la Commissione ha avviato i lavori su questo”, ha concluso von der Leyen.