Gassman: i viaggi con mio padre, tra premi, gags e Raquel Welch

I ricordi del regista de “Il premio”, dal 6 dicembre in sala

Il Premio Alessandro Gassmann Gigi Proietti foto dal film 2_mid

Si intitola “Il premio” il nuovo film diretto da Alessandro Gassmann, nei cinema dal 6 dicembre, e racconta il viaggio con un padre geniale e imprevedibile, interpretato da Gigi Proietti. Alessandro di viaggi insieme al padre Vittorio ne ha fatti molti, anche per andare a ritirare dei premi. “Mi ricordo per esempio a Spoleto, il sindaco di Spoleto volle regalare a mio padre le chiavi della città. Io ero giovane, avevo 18 anni. Oltre alle chiavi c’era la banda, tutta la cittadinanza in piazza, il sindaco, la fascia, le cose così, gli regalarono un piatto di alabastro bellissimo, meraviglioso, intarsiato, 9 anni di lavoro. Lui prese questo piatto e gli sfuggi dalle mani, e cadde sul palcoscenico e l’alabastro non si spezza, praticamente diventa sabbia… E lui, senza perdere un secondo: ‘Bene, niente, qui prendiamo una scopetta, questo poi lo rincolliamo. Ecco, questa è stata… “Aneddoti di questo tipo potrei portarti avanti per ore, come quando, non so, al premio Rodolfo Valentino cercò di spingermi verso Raquel Welch, io quattordicenne, chiedendo anche a Raquel Welch ‘Piace il ragazzo?’… Ecco, questa è stata la mia infanzia, oppure quando fingeva di essere un anziano omosessuale con un giovane omosessuale, in Paesi dove non sapevano chi fosse, tipo New York. Mi faceva questo scherzo, muovendosi in maniera un po’ effemminata, dicendo ‘Mon chiuchou, qu’est-ce-que tu veux? etc”. Ma c’è di molto peggio nella vita, perché comunque è stato un grande padre”.