Biden perde la pazienza: sostegno Usa a Israele dipenderà da tutela civili

Biden perde la pazienza: sostegno Usa a Israele dipenderà da tutela civili
Joe Biden e Benjamin Netanyahu
5 aprile 2024

Negli ultimi anni, la relazione tra gli Stati Uniti e Israele ha subito una serie di scosse e tensioni, culminando ora in un momento critico sotto la presidenza di Joe Biden. La recente tragedia che ha colpito gli operatori umanitari dell’ONG World Central Kitchen ha fatto traboccare il vaso della pazienza per l’amministrazione Biden. La reazione del presidente americano, in una telefonata di trenta minuti con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha segnato un cambio significativo di tono e approccio.

Biden ha espresso la sua ferma convinzione che “un cessate il fuoco immediato sia essenziale per proteggere i civili innocenti e migliorare la situazione umanitaria nella regione”. Nella conversazione, ha esortato Netanyahu a concedere poteri ai suoi negoziatori per raggiungere rapidamente un accordo per liberare gli ostaggi. La Casa Bianca ha reso noto che queste richieste sono state presentate con chiarezza e determinazione, quasi come un ultimatum. Questo cambio di tono potrebbe segnalare una svolta nella politica americana nei confronti di Israele. Biden ha enfatizzato la necessità che Israele adotti misure specifiche e misurabili per “affrontare i danni ai civili e garantire la sicurezza degli operatori umanitari”.

Ha inoltre dichiarato che “la politica degli Stati Uniti verso Gaza sarà basata sull’azione immediata di Israele riguardo a queste richieste”. Si specula sul possibile impatto di queste tensioni sulla relazione storica tra gli Stati Uniti e Israele. Alcuni osservatori ipotizzano che Biden potrebbe essere spinto, non solo a sospendere, ma addirittura a ridurre gli aiuti militari a Israele, come richiesto dall’ala progressista del suo partito. Questo potrebbe rappresentare un significativo passo indietro nel sostegno degli Stati Uniti allo Stato ebraico, che è stato saldo per decenni. Tuttavia, resta da vedere come si evolverà questa situazione e quali saranno le azioni concrete che seguiranno da entrambe le parti.

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È evidente che la pazienza di Biden con Israele ha raggiunto il limite, e ciò potrebbe segnare una nuova fase nella complessa relazione tra queste due nazioni. Intanto, in seguito all`attacco mortale al convoglio di operatori umanitari della World Central Kitchen e alla conversazione con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il gabinetto di sicurezza israeliano ha deciso di adottare misure immediate per migliorare la situazione umanitaria a Gaza, secondo l`ufficio del primo ministro israeliano citato dai media locali. Israele sta temporaneamente aprendo il porto di Ashdod per le consegne umanitarie e aprirà per la prima volta il valico di Erez nel nord della Striscia di Gaza, chiuso dall’attacco del 7 ottobre. Israele aumenterà anche la quantità di aiuti provenienti dalla Giordania che transita attraverso il valico di Kerem Shalom.

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