Gela area di crisi industriale complessa. Guidi firma decreto: 2,2 miliardi di investimenti. Crocetta: “Si fa sul serio”

Il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ha firmato il decreto di riconoscimento del territorio di Gela e delle aree di localizzazione delle aziende dell`indotto quale area di crisi industriale complessa.  Come garantito dalla Guidi in occasione della riunione dell`8 maggio cui hanno partecipato il presidente della regione Sicilia, Rosario Crocetta, e il sindaco di Gela, Angelo Fasulo, “a meno di due settimane – spiega una nota – è stato firmato il provvedimento che, in base al Protocollo di intesa sottoscritto il 6 novembre 2014, avvia il percorso che porterà a una profonda revisione del modello industriale del sito produttivo di Gela e alla definizione del conseguente piano di riconversione dell`intera area”. Il programma di sviluppo prevede investimenti fino a 2,2 miliardi di euro.

IL PROGETTO Il progetto si articolerà lungo le seguenti direttrici: produzione industriale di prodotti sostenibili partendo da materie rinnovabili (Piattaforma Green Refinery), con un intervento che a regime prevede l`impiego di 400 unità lavorative. Inoltre è prevista la realizzazione di centri di competenza in materia di sicurezza, con il coinvolgimento di 180 risorse umane; una politica organica di sviluppo delle attività upstream fortemente focalizzata sulla valorizzazione della risorsa gas.

NUOVE ATTIVITA’ Si prevede l`avvio di nuove attività di esplorazione e produzione di idrocarburi sul territorio della regione Siciliana e nell`offshore ad esso adiacente, la valorizzazione delle potenzialità dei campi già in esercizio, offshore ed onshore. Tali attività genereranno nuove opportunità per il territorio nel pieno rispetto delle normative ambientali. Nel progetto anche azioni di risanamento ambientale, inclusa la bonifica delle aree ricadenti nel Sito di interesse nazionale (Sin) di Gela. Per l`attività di risanamento ambientale è previsto l`impiego di 30 risorse umane a regime.

CROCETTA “Al ministro Guidi va il ringraziamento del presidente Crocetta per il tempestivo decreto che consente di accelerare la rapida riconversione dell’economia gelese da polo industriale senza sviluppo e inquinante a uno dei più grandi poli della green economy italiana”. E’ il commento a caldo del presidente della Regione Rosario Crocetta, ringraziando il premier Matteo Renzi e l’intero governo “per l’attenzione e l’impegno dimostrati nei confronti della Sicilia”. “Nel decreto – dice il presidente – si fa espresso riferimento anche all’accordo del 6 novembre 2014 e oltre che alla Raffineria e ai suoi dipendenti anche alle imprese dell’indotto. Con la dichiarazione dello stato di crisi, sarà possibile così come per Termini, avere strumenti per il sostegno e la tutela dei lavoratori e delle imprese, oltre che instaurare meccanismi di incentivazione nei confronti delle aziende che vorranno installarsi nell’economia di Gela”.

“A Gela si fa sul serio – aggiunge il governatore – e lo stanno dimostrando il governo nazionale, regionale, il Comune di Gela, l’Eni e i sindacati del lavoratori. Gela deve dire basta alla pagina nera nella quale contava solo i malati di cancro e i bambini nati malformati, avendo già avviato un processo dentro il quale non solo si sta attuando un processo di bonifica da parte di Eni, con una linea che non solo è tesa alla green economy ma anche all’estrazione di gas e non di petrolio, ma anche di incentivi per le tante imprese interessate a investire nell’economia verde”. “E’ il nuovo modello di sviluppo di una Sicilia che favorisce l’industria ecosostenibile, insieme al turismo, alle imprese agricole e del terziario – prosegue Crocetta -. E’ la scommessa siciliana del terzo millennio. Sono contento per questa scelta per Gela, città che ha sofferto molto – continua Crocetta – ma spero che la green economy si attui in tutta la Sicilia per creare migliaia e migliaia di posti di lavoro e tutelare l’ambiente. La prossima settimana – conclude il presidente – sottoscriveremo il protocollo per le misure compensative, tra Regione, Eni e Comune di Gela, misure nelle quali ci sono interventi sull’agricoltura, settore nel quale si interverrà anche con fondi regionali, la sistemazione del porto e la tutela delle attività marinare ma anche la riqualificazione urbana e il rilancio turistico, che servono a disegnare un nuovo modello di città”.

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