A Genova 400 operai Ilva in piazza: “La fabbrica resta occupata”
Protesta contro i 600 esuberi annunciati: accordo programma va rispettato
Si è concluso senza incidenti il corteo dei lavoratori dell’Ilva di Genova che hanno occupato la fabbrica per protestare contro i 600 esuberi annunciati da Am Investco e chiedere al governo l’apertura di un tavolo con enti locali e sindacati sull’accordo di programma del 2005, che prevedeva la chiusura degli impianti a freddo dello stabilimento di Cornigliano, in cambio del mantenimento dei livelli occupazionali e salariali. In piazza, dietro a un lungo striscione con scritto “Pacta servanda sunt”, sono scesi circa 400 operai, che hanno sfilato in corteo con i mezzi da lavoro fino alla sede della Regione Liguria, dove una delegazione di lavoratori e sindacalisti ha incontrato il governatore della Liguria, Giovanni Toti ed il sindaco di Genova, Marco Bucci, già convocati a Roma dal ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda per un incontro. “Prevede un tavolo con tutti i Comuni e le Regioni coinvolte nella vertenza Ilva, che si terrà probabilmente il 16 novembre – ha detto il segretario della Fiom Cgil di Genova, Bruno Manganaro – a quel tavolo ne dovrebbero poi seguire altri sulle singole situazioni e i singoli territori”. Al termine dell’incontro in Regione Liguria, i lavoratori hanno annunciato la loro intenzione di proseguire l’occupazione della fabbrica almeno fino a giovedì 9 novembre, in attesa di notizie da Roma. Alla manifestazione hanno partecipato in segno di solidarietà con gli operai dell’Ilva, anche delegazioni di lavoratori del porto di Genova e di alcune delle principali aziende del capoluogo ligure, tra cui Fincantieri, Selex Es e Ansaldo Energia.