Genovese, prima notte al carcere Gazzi
Il deputato Pd accusato di associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa. Con 371 sì l’Aula approva la richiesta
La Camera ha detto sì all’arresto del deputato Pd, Francantonio Genovese. Giornalisti, operatori televisivi e fotografi si sono mossi in anticipo a Messina rispetto alla decisione della Camera sull’autorizzazione all’arresto di Francantonio Genovese ‘piazzandosi’ davanti la casa del parlamentare del Pd e al carcere di Gazzi. Il deputato nazionale aveva detto che in caso di si’ alla richiesta della magistratura si sarebbe costituito, cosa che starebbe per fare. Voto palese sulla vicenda del deputato siciliano dalle molte preferenze e dal discusso operato, che la procura di Messina ritiene responsabile di associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa. L’aula della Camera ha detto sì alla richiesta di arresto del deputato Pd. I voti a favore sono stati 371, i contrari 39. Il via libera è arrivato da Pd, M5s, Sel e Sc. Contrari Fi e Ncd. Libertà di coscienza da Per l’Italia. Il voto scandito da momenti di tensione a Montecitorio: durante il suo intervento Alessio Villarosa (M5S) ha accusato i colleghi della maggioranza di strumentalizzare le figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e ha urlato «Vergognatevi». La presidente della Camera ha richiamato ad alta voce il deputato grillino: “La smetta”, ha detto, mentre dal settore Pd aumentavano le proteste. A Villarosa, in dichiarazione di voto favorevole alla concessione dell’autorizzazione all’arresto di Genovese, ha risposto poi Anna Rossomando che in un intervento appassionato ha detto che il Pd “non accetta lezioni da nessuno”. Verso le 21, Genovese si e’ costituito nel carcere di Gazzi a Messina. Il deputato, rientrato in Sicilia oggi da Roma, prima di consegnarsi all’autorita’ giudiziaria e’ passato da casa a salutare i suoi familiari.