Politica

Gentiloni: dialogo con Mosca, non isolare Israele

G7, terrorismo, Trump, migranti, Medio Oriente, caso Regeni: temi che ‘scottano’ per il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Per l’ex titolare della Farnesina, il G7 a presidenza italiana mettera’ al centro il Mediterraneo e puntera’ a impostare “relazioni diverse con la Russia”. In Medio Oriente l’Italia e’ favorevole alla soluzione dei due Stati ma ritiene che sia un'”illusione” pensare che ci si arrivi attraverso “l’isolamento diplomatico di Israele”, ha avvertito Gentiloni. Sull’immigrazione, ha aggiunto, occorre “rendere piu’ efficace il meccanismo dei rimpatri” mentre con gli Usa il premier si e’ detto certo che i rapporti resteranno “saldi” anche sotto la presidenza Trump.

G7 E RUSSIA: Gentiloni ha anticipato che utilizzera’ la presidenza di turno del G7 per porre al centro il tema del Mediterraneo, attraversato da grandi flussi migratori e da conflitti, e per impostare un nuovo rapporto con la Russia. “L’Italia usera’ la presidenza del G7 per due obiettivi: la centralita’ del Mediterraneo, che non puo’ essere un ‘mare nullius’, cioe’ un mare di nessuno; e usare il G7 per relazioni diverse con la Russia. Non si tratta di rinunciare ai principi, ma e’ sbagliato un ritorno a logiche da Guerra fredda che non hanno senso oggi”.

MEDIO ORIENTE: Dopo il voto del Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla risoluzione di condanna alle colonie, Gentiloni ha sottolineato che “l’Italia ritiene che la soluzione dei due Stati – Israele e Palestina che coesistono in reciproca sicurezza – sia quella da perseguire”. L’Italia, ha aggiunto, “ritiene che gli insediamenti non favoriscano la soluzione dei due Stati, ritiene altresi’ che una strategia basata sull’idea che l’isolamento diplomatico di Israele sia strumento di pressione per portarlo al tavolo della trattative sia un’illusione”. Per il premier, “il negoziato deve ripartire su basi di negoziato. Gli insediamenti non aiutano”.

TERRORISMO: “Non esistono Paesi non a rischio, e questo e’ importante da far sapere ai cittadini, perche’ bisogna trasmettere l’onesta consapevolezza che l’Italia ha una posizione geopolitica esposta, al centro del Mediterraneo, una delle aree di crisi piu’ complesse del mondo. Ci sono livelli di convivenza tra comunita’ diverse, meno drammatiche da noi se paragonata ad altri Stati, dobbiamo mantenere molto alta la guardia. Le minacce possono venire anche dall’esterno, lo sappiamo. Ma la radicalizzazione avviene nelle nostre case e nei nostri quartieri”. “C’e’ da rivedere il nostro sistema di accoglienza, da rendere piu’ efficace il meccanismo dei rimpatri”. – CASO REGENI: “C’e’ una strada che il governo ha cercato di seguire”, ha sottolineato Gentiloni, “quella della fermezza e della richiesta di cooperazione. Ultimamente ho visto segnali di cooperazione molto utili dall’Egitto, spero si sviluppino e il governo lavorera’ in questo senso”. “La collaborazione tra la procura di Roma e la procura generale del Cairo ha prodotto dei risultati”, ha aggiunto. “Sulla gravita’ della vicenda non ho nulla da aggiungere a quello che dico da 11 mesi a questa parte. E’ una delle vicende che giustamente ha colpito di piu’ l’opinione pubblica. Ho cercato di essere ‘sul pezzo’ e in contatto continuo con la famiglia che voglio da qui salutare, ci sono sempre delle famiglie esemplari in queste situazioni. Ci siamo sentiti l’ultima volta il giorno di Natale”.

TRUMP: “I rapporti con gli Usa restano saldi, ci sono cose che non cambiano”, ha assicurato l’ex ministro degli Esteri, “il rapporto fra Italia e Usa non e’ cambiato fra l’amministrazione Kennedy e quella Nixon piuttosto che fra Reagan e Clinton o da Bush a Obama. Ognuno puo’ avere la propria sensibilita’ politica ma ci sono dei capisaldi che, per quanto rilevanti possano essere le novita’ politiche introdotte da Trump che vedremo, non cambiano”, ha assicurato il premier.

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