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Gentiloni vola da Trump, stabilità globale ma anche Nordcorea e Siria

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni atterra questa sera a Washington dove domani incontrerà, alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Un appuntamento, come quello in programma venerdì a Ottawa con il premier canadese Justin Trudeau, fissato a un mese dal G7 di Taormina per preparare al meglio l’evento. Ma che giunge in un periodo particolarmente delicato per gli equilibri geopolitici, con la crisi in Siria e la tensione tra Usa e Corea del Nord. Il premier italiano si presenta a Washington, ha spiegato ad Askanews nei giorni scorsi un funzionario del dipartimento di Stato Usa, come “uno dei partner internazionali di maggior valore degli Stati Uniti e uno dei nostri più stretti amici”. Non per questo nell’incontro (domani alle 22 ora italiana) Gentiloni eviterà di ribadire al presidente, in vista dell’incontro italiano dei sette grandi, che l’Italia è contraria a una svolta protezionistica. “Bisogna scommettere ancora sul libero mercato, il più grande motore di prosperità della storia”, aveva detto Gentiloni pochi giorni fa. Una linea che l’Italia vuole ribadire al G7 e su cui il presidente del Consiglio cercherà di convincere Trump.

Al centro del colloquio ci saranno però anche gli scenari geopolitici, a partire dalla crisi siriana. Gentiloni, il giorno dopo il raid di missili lanciato dagli Usa contro la base militare da cui sarebbe partito il bombardamento con armi chimiche a Idlib, aveva appoggiato l’iniziativa di Trump, definendola una “risposta motivata a un crimine di guerra di Assad”. Per l’Italia, però, e Gentiloni lo ribadirà al presidente Usa, una soluzione stabile per la Siria potrà arrivare solo da un negoziato che coinvolga Usa, Russia, Ue, Onu. Anche le questioni di Libia, Afghanistan e Iraq, tutti scenari in cui l’Italia è impegnata da tempo, saranno sul tavolo, anche perché gli Usa considerano il Paese un partner strategico per l’area del Mediterraneo. Proprio di questo Gentiloni parlerà già domani mattina, alle 9.30 ora locale, in un intervento al think tank Center for Strategic and Internationale Studies (Csis) sul tema “La sicurezza nel Mediterraneo come caposaldo della stabilità globale”. Dopo la visita a Washington, Gentiloni volerà direttamente a Ottawa per il bilaterale con Trudeau. Un incontro che dovrà consolidare lo stretto rapporto tra i due Paesi che sono, ha detto lo stesso premier canadese, “stretti alleati e amici” con “una forte partnership sul piano commerciale e degli investimenti”. Rapporti che potranno essere incrementati e facilitati dall’accordo di libero scambio Ue-Canada Ceta che lo stesso Gentiloni ha lodato e descritto come segno del fatto che l’Europa “ha un ruolo da svolgere contro i protezionismi”.

Pubblicato da
Alberto Ferrarese