Gerard Depardieu in tribunale a Parigi: “Non sono un palpeggiatore da metropolitana”

Gerard Depardieu

Gerard Depardieu

“Non vado in giro a divertirmi a 76 anni e 150 chili. Non mi piaccio abbastanza per toccare qualcuno, non sono certo un palpeggiatore da metropolitana”. Con queste parole, l’attore francese Gérard Depardieu si è difeso oggi, 25 marzo 2025, davanti al Tribunale penale di Parigi, dove è in corso il processo che lo vede imputato per presunte aggressioni sessuali contro due donne, avvenute nel 2021 sul set del film Les Volets Verts di Jean Becker. Per la prima volta, il celebre interprete di Novecento ha preso la parola, negando ogni accusa.

La seconda giornata del processo si è aperta in un clima teso. Depardieu, accompagnato dal suo avvocato Jérémie Assous, ha esordito dichiarando: “Ci vorrà del tempo per spiegare tutto, è molto emozionante essere qui. Ieri ho sentito parole che non capivo e tanta rabbia, difficile per una persona iperemotiva come me, ma farò del mio meglio”. Tra i presenti in aula, l’attore Vincent Perez, Karine Silla (madre di una delle figlie di Depardieu), e la regista Lisa Azuelos. A testimoniare a favore dell’imputato anche l’amica e collega Fanny Ardant, protagonista femminile di Les Volets Verts.

Le accuse arrivano da due donne: Amélie, 54 anni, scenografa, e Sarah (nome di fantasia), 34 anni, assistente alla regia. Entrambe sostengono di essere state vittime di aggressioni, molestie sessuali e insulti sessisti durante le riprese del film. Amélie ha raccontato a Mediapart un episodio in cui Depardieu l’avrebbe bloccata fisicamente, palpandole il corpo e rivolgendole frasi oscene. Sarah, invece, lo accusa di averle toccato seno e glutei in due occasioni.
Il presidente della corte ha annunciato che il processo, inizialmente previsto per due giorni, potrebbe protrarsi. Oggi Depardieu è stato interrogato sui fatti contestati, con una procedura che prevede un resoconto delle denunce seguito da domande specifiche per ciascuna querelante.

Nel frattempo, l’avvocato Assous ha attaccato duramente l’accusa, parlando di “un’indagine mal condotta” e di “metodi stalinisti” della procura, puntando il dito contro le querelanti e i media, accusati di aver ordito un complotto per “abbattere un mostro sacro”. Il dibattimento ha visto momenti di alta tensione. L’attrice Anouk Grinberg, che aveva già denunciato il comportamento di Depardieu sul set, è stata espulsa dall’aula dopo una protesta vibrante, sotto gli occhi dell’imputato e delle querelanti. Intanto, la figlia Roxane Depardieu, presente con la madre Karine Silla, ha assistito in silenzio.

Il caso si inserisce in una serie di accuse mosse contro l’attore da circa venti donne negli ultimi anni, molte delle quali archiviate per prescrizione. Tra queste, spicca la denuncia per stupro e violenza sessuale dell’attrice Charlotte Arnould, depositata nel 2018, ancora in attesa di una decisione definitiva. Depardieu, che nel 2023 aveva dichiarato di “non aver mai abusato di una donna” con il sostegno pubblico del presidente Macron, continua a proclamare la propria innocenza.