Un tribunale tedesco ha stabilito che Stoccarda e Duesseldorf potranno imporre nei centri storici il divieto alla circolazione dei veicoli diesel piu’ inquinanti. La sentenza era attesa con il fiato sospeso, perche’ schiude la possibilita’ che altre citta’ tedesche, preoccupate dall’inquinamento dell’aria, possano applicare il divieto che potrebbe riguardare anche automobili vendute pochi anni fa, come i diesel Euro 5. Una sentenza, dunque, destinata ad avere ripercussioni in maniera drammatica sul valore delle auto diesel. La Corte federale amministrativa di Lipsia ha dunque stabilito che le citta’ di Stoccarda e Duesseldorf potranno proibire la circolazione dei veicoli diesel piu’ inquinanti, senza la necessita’ di una legge nazionale, proprio per garantire la pulizia dell’aria nei centri abitati. Sollecitati dall’organizzazione ambientale Deutsche Umwelthilfe (DUH), i giudici amministrativi di Stoccarda e Duesseldorf avevano chiesto ai rispettivi governi regionali di cambiare i loro piani anti-inquinamento in modo che le due citta’ non superassero i livelli massimi di NO2, biossido di azoto; e avevano ipotizzato che una misura valida potesse essere il divieto di circolazione per alcune automobili diesel. Ma i governi regionali del Baden Wuerttemberg e del Nord Reno-Vestfalia avevano impugnato la sentenza. La Corte superiore ha stabilito oggi che la misura e’ legale e che non e’ necessaria una regolamentazione a livello federale. La notizia e’ stata accolta con tripudio dalle associazioni ambientaliste, che da tempo avevano denunciato come le citta’ abbiano il dovere di proteggere la salute dei cittadini.
Il governo invece ha cercato di correre ai ripari e soprattutto rassicurare i proprietari di auto: il ministro dell’ambiente ha detto che il divieto di circolazione in citta’ alle auto diesel piu’ inquinanti e’ “evitabile”.”Il giudice non ha emanato alcun divieto di circolazione, ma fatto chiarezza sulla legge. Il mio obiettivo e’ quello di evitare che tali divieti di circolazione entrino in vigore”, ha detto la socialdemocratica Barbara Hendricks, riassumendo l’ostilita’ delle autorita’ tedesche per la messa al bando delle vetture diesel piu’ vecchie nei centri urbani. In realta’ le autorita’ locali, secondo alcuni, possono ridurre i livelli di particelle fini e inquinanti con altri mezzi purche’ efficaci; decidere come farlo senza imporre divieti sara’ probabilmente lo scoglio su cui si confronteranno, nei mesi e gli anni avvenire, le citta’, gli Stati e il governo federale, insieme alla Commissione Europea, le case automobilistiche, quelle degli automobilisti e gli ambientalisti. Se il Partito socialdemocratico rinnovera’ la GroKo con i conservatori di Angela Merkel (i risultati del referendum tra la base dei militanti saranno resi noti domenica 4 marzo) il tema potrebbe essere argomento di tensione dal primo giorno del quarto mandato della ‘cancelliera’. I livelli di emissioni da diesel nell’aria della citta’ sono un tema ‘sensibile’ in Germania, soprattutto da quando la piu’ grande casa automobilistica del mondo, la Volkswagen, ha ammesso nel 2015 la manipolazione di 11 milioni di veicoli in tutto il mondo per ingannare i test richiesti dalla legge.