Germania, la giovane e battagliera Frauke Petry sfida “Mamma” Merkel

Germania, la giovane e battagliera Frauke Petry sfida “Mamma” Merkel
9 marzo 2016

L’una è una fisica di formazione, l’altra una chimica e appartengono entrambe alla grande famiglia dei conservatori. Ma le affinità tra Angela Merkel e Frauke Petry finiscono qui. Potrebbe non finire mai invece l’elenco delle diversità, caratteriali, fisiche e di visione politica tra la cancelliera cristiano-democratica, affettuosamente chiamata “Mutti” dai tedeschi, e la giovane, fotogenica e grintosa leader della destra euroscettica e xenofoba dell’Afd, Alternative fuer Deutschland. Sono loro due le vere protagoniste dietro le quinte del voto di domenica prossima in tre regioni tedesche, quando l’elezione dei parlamenti del Baden-Wuerttemberg, Renania Palatinato e Sassonia Anhalt, svelerà il pensiero e l’umore di 12 milioni di tedeschi, in particolare sul tema di più stringente attualità: la crisi dei rifugiati. Diceva un tempo l’ex cancelliere Konrad Adenauer: “Rendetevi odiosi almeno per una volta, solo allora sarete presi davvero sul serio”. La quarantenne Frauke Petry deve averlo ascoltato quando in un’intervista del gennaio scorso ha chiesto di “sparare sui rifugiati che vogliono entrare”, una dichiarazione di segno uguale e contrario alla “Willkommenspolitik” (politica dell’accoglienza) del governo Merkel.

E’ un fatto che il partito AfD, nato nel 2013 e quasi sull’orlo dell’implosione l’anno successivo, una volta sbarazzatosi del fondatore, il professore di macroeconomia Bernd Lucke, e indossate le vesti xenofobe e più seducenti di Petry, abbia raggiunto, alla vigilia di questo voto, un successo insperato, proprio grazie alla paura dell’invasione degli stranieri. L’elettorato, prima uno sparuto drappello di borghesi in cravatta che discettavano sui vantaggi e gli svantaggi dell’euro, si è rapidamente trasformato in una massa popolare e rumorosa sensibile alle sirene del populismo e della xeonofobia, che agitano lo spauracchio della sottomissione all’islam e dei rischi per l’occupazione e per il welfare tedesco. Gli ultimi sondaggi nei tre Laender danno l’Afd da un minimo del 9% in Renania Palatinato a un massimo del 19% nella Sassonia Anhalt passando per un 12,5% nel Baden-Wuerttemberg. Il partito non ha raggiunto la soglia di sbarramento del 5% alle elezioni legislative 2013, ha raggiunto il 7% alle europee ed è poi entrato nel 2014 e 2015 nei Laender della Sassonia, Brandeburgo, Turingia, AMburgo e Brema. Al voto municipale della settimana scorsa in Assia ha raccolto il 13,5%.

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