“Mi sento molto naturale, una fase si è conclusa e per molti di noi si era già conclusa da diversi mesi. Ho guidato, per poco tempo, un piccolo partito che era rimasto orfano del leader e che cominciava a vedere la fine di un percorso politico che ha avuto una sua grande importanza fino al 2013 ma che poi ha concluso la sua forza propulsiva”. Così il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini di Scelta Civica ha commentato la decisione di confluire nel Pd. Il ministro ha parlato a margine della giornata Expo delle idee, a Milano. “L’ho detto dopo le europee ha proseguito il ministro – che sono state la certificazione di un scelta degli elettori anticipata rispetto a quella che alcuni di noi fanno oggi. E cioè sentiamo il bisogno di partecipare attivamente ognuno nei propri ruoli, al governo, al parlamento o anche come semplici cittadini ad un grande progetto politico riformista, che oggi incarnato da un nuovo partito democratico il cui leader Matteo Renzi. E abbiamo ritenuto di rispondere tempestivamente ad un appello anche naturale . Circa l’ipotesi di rimettere il mandato da ministro a seguito della fuoriuscita da Scelta Civica, Giannini ha risposto: “Non è stato oggetto di discussione prima e non lo sarà dopo”.