Sole, stile, classe. Ma alla Costa Azzurra non basta essere riconosciuta come una delle mete vacanziere più in e chic del mondo, così va aggiunta un’altra parola alla sua presentazione: tradizione. E la tradizione in Costa Azzurra, sin dalle origini con i primi visitatori, inglesi e russi in particolare, è fatta di centinaia di ettari di giardini tutti diversi ed unici. Da qui l’idea di lanciare la prima edizione del Festival dei Giardini, con in competizione oltre a Nizza anche Mentone, Antibes-Juan Les Pins, Cannes e Grasse. Il senso della Costa Azzurra per i giardini (effimeri e non), dunque. Questo potrebbe essere il titolo di un film (quando c’è Cannes di mezzo la citazione è d’obbligo), che racconta storia, passato, presente e anche il futuro dell’urbanismo. Come spiega, dal giardino predisposto a Mentone con prodotti tutti bio e commestibili, l’architetto urbano Arnaud Reaux: “La città è definita normalmente come uno spazio asfaltato, molto lineare. Quello che è interessante invece è reintegrare la biodiversità per creare connessione tra gli abitanti e il ciclo di vita delle piante”. Madrina d’eccezione di un evento che guarda già alla prossima edizione, Julie Depardieu, figlia di Gerard e a sua volta attrice capace di spaziare tra i generi.
E grande amante della natura: “I giardini sono più importanti di quello che si pensi, rappresentano la libertà, la vita, dimostrano che la coabitazione tra tutte le specie è possibile, un insegnamento utile nella nostra vita di tutti i giorni”. La Costa Azzurra dunque si promuove anche come nuova via ad una sostenibilità urbana fatta di un rapporto antico e allo stesso tempo attualissimo con il mondo vegetale. Eric Dore, direttore generale del comitato regionale del turismo della Costa Azzurra: “Questa regione è in sostanza fatta dai suoi giardini, anche se si è costruito tanto, resta sin dall’inizio della sua storia turistica caratterizzata dal rapporto con i suoi giardini, capaci anche loro di attrarre gente da tutto il mondo”. Perfetto allora il metterli in competizione, per il piacere di grandi e piccini, affidando ad effimere realizzazioni così come a storici luoghi, la Promenade du Paillon a Nizza, alla patria delle fragranze, Grasse, e ai giardini della Villa Fragonard (foto), passando per la Villa Rothschild di Cannes, solo per citarne alcuni. Un’esperienza vissuta in un crescendo di sensazioni riassunte da uno dei nomi top dell’architettura e del design paesaggistico mondiale, Jean Mus, capo della giuria: “E’ un’esperienza di generosità, grazie alle persone venute qui da tanti paesi. Con l’incontro di tradizioni che arrivano dall’Italia come dai paesi esotici. Capaci di far diventare questo festival, e questa terra, attraverso i suoi giardini come il simbolo stesso della passione”.