“Gilet gialli”, 107 arresti a manifestazione Parigi

1 dicembre 2018

Nuova giornata di proteste per i Gilet gialli che portano la loro rabbia nel centro di Parigi: scontri agli Champs-Elysees tra manifestanti e polizia, dopo un tentativo di forzare il blocco. Gli agenti hanno sparato gas lacrimogeni per disperdere la folla mentre dei dimostranti tentavano di impadronirsi delle barriere mobili per fare una barricata; alcuni poliziotti sono stati colpiti con vernice gialla. Dieci persone sono rimaste ferite, tra cui tre agenti. Fino ad ora a 107 arresti: lo ha reso noto il premier francese,Edouard Philippe.

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“Nelle prime ore della mattina alcuni individui equipaggiati e determinati hanno dato prova di grande violenza. Le forze dell’ordine sono state oggetto di attacchi che esse stesse hanno definito di una violenza raramente raggiunta”, ha spiegato Philippe che ha definito il numero degli arresti “considerevole” rispetto al numero dei manifestanti, circa 5.500 nella capitale e 36mila in tutta la Francia secondo i dati del governo. Sempre stando al Ministero degli Interni alla prima manifestazione nazionale del movimento, il 17 novembre, avevano partecipato 282mila persone e alla seconda, il 25 novembre, 106mila di cui 8mila a Parigi.

Sono circa 5 mila gli agenti presenti in  piazza. Per il ministro dell’Interno, Cristophe Castaner, ci sono “200 manifestanti pacifici” e “1.500 agitatori all’esterno del perimetro venuti per combattere. Le forze dell’ordine stanno rispondendo e respingendo i teppisti”. Altre proteste sono programmate in giro per la Francia: secondo quanto riferisce l’emittente BfmTv, nella Somme, regione settentrionale, i Gilet gialli hanno lanciato una petizione in cui si richiede la destituzione del presidente Emmanuel Macron e la fanno firmare a tutte le automobili che passano. Il movimento dei Gilet gialli e’ nato sui social media in ottobre contro l’aumento della tassa sui carburanti ed e’ diventata in poco tempo una protesta piu’ ampia contro Macron, accusato di non fare abbastanza contro l’innalzamento del costo della vita.

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La protesta si e’ estesa anche a Bruxelles dove ieri ci sono stati scontri e disordini a due passi dalle istituzioni Ue. I tentativi del governo di negoziare sono finora falliti, soprattutto perche’ i manifestanti chiedono di riprendere gli incontri in streaming. Macron ha cercato di abbassare la tensione, proponendo dialogo nazionale ed eventualmente dei piccoli interventi per rallentare l’impatto dell’incremento fiscale, ma e’ rimasto fermo sull’aumento della tassa sui carburanti come previsto.

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