Gimbe: impennata dei contagi, +58,9% in una settimana

Gimbe: impennata dei contagi, +58,9% in una settimana
23 giugno 2022

Sono 56.166 i nuovi casi di positività al Covid-19 (ieri 53.905) e 75 i decessi (ieri 50) registrati in Italia nelle ultime 24 ore. È quanto emerge dal bollettino odierno del ministero della Salute. Dall’inizio della pandemia i casi totali sono 18.071.634, mentre da febbraio 2020 il totale delle vittime è pari a 167.967. Le persone guarite sono 29.798 nelle ultime 24 ore e 17.251.095 in totale. Sono invece 647.292 quelle in isolamento domiciliare (+27.442) Compresi quelli molecolari e gli antigenici, i tamponi totali processati sono stati 248.042 (ieri 246.512) e il tasso di positività, ieri pari al 21,9%, oggi sale al 22,6%. Sul fronte del sistema sanitario le persone ricoverate in terapia intensiva sono 216, stabili rispetto a ieri, mentre quelle nei reparti ordinari sono 5.064 (+117).

La Fondazione Gimbe ha rilevato nella settimana tra il 15 e il 21 giugno un’impennata del 58,9% dei contagi da Covid-19 rispetto ai sette giorni precedenti, con un aumento dei ricoveri ordinari del 14,4% e nelle terapie intensive del 12,6%. Migliora invece il dato relativo ai decessi, diminuti del 19%. Dal monitoraggio settimanale effettuato dalla Fondazione Gimbe è emerso un aumento dei nuovi casi (255.442) in tutte le regioni italiane (dal +31,3% della Valle D’Aosta al +91,5% del Friuli-Venezia Giulia), con l’incremento di oltre 700 “posti letto Covid” in dieci giorni. Salgono da 99 a 105 le province in cui si rileva un aumento dei contagi, e in 16 l’incidenza supera i 500 casi per 100mila abitanti: Cagliari (934), Sud Sardegna (705), Roma (635), Ragusa (607), Palermo (602), Venezia (592), Rimini (583), Catania (583), Treviso (580), Siracusa (579), Forlì-Cesena (570), Ravenna (555), Udine (526), Terni (505), Foggia (503), Bologna (502).

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La netta ripresa della circolazione virale, con effetti già evidenti sugli ospedali, è imputabile alla diffusione delle varianti “ba.4” e “ba.5” e per questo l’organismo indipendente senza fine di lucro, sottolinea come sia “fondamentale indossare le mascherine nei luoghi al chiuso e potenziare la campagna vaccinale”. Stabili le percentuali di chi ha ricevuto almeno una dose di vaccino (88,1% della platea) e di chi ha completato il ciclo vaccinale (86,6% della platea). Le persone non vaccinate sono ancora ben 6,85 milioni, di cui 2,82 milioni di guariti protetti solo temporaneamente, mentre sono 7,98 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la terza dose, di cui 2,47 milioni di guariti che non possono riceverla nell’immediato. Per quanto riguarda la copertura con quarte dosi degli immunocompromessi, la Fondazione Gimbe evidenzia nette differenze regionali: dall’8,8% della Calabria al 100% del Piemonte), così come per la copertura degli altri fragili (dal 5,5% della Calabria al 39,6% del Piemonte). Unico dato in positiva controtendenza è quello relativo ai decessi che tornano a scendere: negli ultimi sette giorni sono stati 337 (di cui 52 riferiti a periodi precedenti), con una media di 48 al giorno rispetto ai 59 della settimana precedente.

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