Gioco d’azzardo, un fenomeno in aumento

Gioco d’azzardo, un fenomeno in aumento
26 giugno 2015

Publiredazionale

Quando manca il lavoro e la situazione generale è quella di un’assoluta mancanza di prospettive, si fanno strada le possibilità, piuttosto aleatorie, di procurarsi denaro giocando d’azzardo. In altre parole, meno si lavora e più si gioca. Sembrerebbe un vero controsenso, e in effetti lo è, ma è anche la realtà dei fatti, dati alla mano. Il gioco può dare l’illusione, effimera, di poter guadagnare qualche soldo, ma si tratta solo di speranze e di illusioni. La condizione reale è ben diversa ed è lo specchio di una realtà tutta italiana fatta di crisi e disoccupazione.

Disoccupazione che porta a un sempre maggiore indebitamento al quale si cerca di porre rimedio attraverso le vincite dei giochi d’azzardo. Proprio a causa di questa tendenza sono stati effettuati controlli a tappeto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania che hanno trovato diverse slot machine e computer privi delle autorizzazioni regolamentari e che non erano collegati col monopolio di stato. Sono così scattate le sanzioni e i sequestri, ma resta la preoccupazione per il dilagare del fenomeno. Sono soprattutto i giovani disoccupati e diversi pensionati a cadere nella trappola del gioco d’azzardo. Si gioca un po’ per passare il tempo, ma soprattutto per sfidare la sorte. Qualche vincita c’è, ma si ratta davvero di poca cosa in confronto a quanto si spende in gioco. Ovviamente chi spende denaro alle macchinette non si rende conto di quanto sia in perdita mettendo in rapporto la spesa con le vincite perché ne basta anche solo una per esaltare il giocatore incallito e convincerlo a perseverare nell’errore.

Probabilmente per chi gioca per risolvere una difficile situazione economica, la mossa migliore sarebbe quella di cercare un prestito per il consolidamento debiti (vedi di più su http://www.spaziomutui.com/consolidamento-debiti.htm) e cercare di far quadrare il bilancio piuttosto che tentare la sorte e continuare a perdere risorse. Disinformazione, incentivi dati dalla malavita, disperazione. Sono tutti ingredienti perfetti per indurre una persona a giocare e farle credere che vincere sia facile e che la soluzione ai propri problemi sia proprio dietro l’angolo. Giocare ogni tanto, con moderazione, non è un reato, certo, ma purché sia fatto secondo le norme previste dal nostro Paese e con la consapevolezza che si tratta di un divertimento, non di una fonte di guadagno.

 

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