Politica

Giordania, uccisi 3 soldati americani. Biden: la pagheranno

Il Medio Oriente è nuovamente al centro dell’attenzione dopo un tragico attacco notturno che ha visto tre soldati dell’esercito americano perdere la vita e altri 25 rimanere feriti in un attacco di droni contro un avamposto americano in Giordania, al confine con la Siria. Il Comando centrale degli Stati Uniti ha confermato che l’attacco, descritto come un “attacco unilaterale di droni,” ha colpito una base nel nord-est della Giordania. Questo rappresenta la prima volta che le truppe americane vengono colpite a morte dal fuoco nemico in Medio Oriente dall’inizio della guerra di Gaza.

Finora, dal venerdì precedente, ci sono stati oltre 158 attacchi contro gli Stati Uniti e le forze della coalizione in Iraq e Siria. Tuttavia, la maggior parte di questi attacchi è stata descritta come inefficace, senza causare lesioni gravi o danni significativi alle infrastrutture. Il presidente Joe Biden ha risposto all’attacco, affermando: “Mentre stiamo ancora raccogliendo i fatti di questo attacco, sappiamo che è stato effettuato da gruppi militanti radicali sostenuti dall’Iran che operano in Siria e Iraq. Non abbiate dubbi – chiederemo conto a tutti i responsabili nel momento e nel modo che sceglieremo”. 

L’uccisione dei tre soldati americani rappresenta una significativa escalation della situazione già precaria in Medio Oriente. Biden ha puntato il dito contro le milizie sostenute dall’Iran, promettendo di “farla pagare” ai responsabili. L’attacco suscita preoccupazioni per una possibile intensificazione delle tensioni nella regione e alimenta i timori di un conflitto più ampio che coinvolga direttamente Teheran. La Casa Bianca ha informato che Biden e il vicepresidente Kamala Harris sono stati informati tempestivamente dell’attacco da diversi funzionari della sicurezza nazionale. Il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, si è dichiarato “indignato e profondamente rattristato,” mentre il governo giordano ha espresso le condoglianze per le vittime, sottolineando che non ci sono state vittime tra i militari giordani.

L’escalation del conflitto in Medio Oriente rappresenta anche una sfida politica per Biden in un anno elettorale, con vari politici repubblicani che cercano di sfruttare l’attacco mortale per guadagnare punti politici. L’ex presidente Donald Trump ha descritto la situazione come una “conseguenza della debolezza di Biden”. Secondo il Pentagono, le forze statunitensi e alleate in Iraq e Siria sono state prese di mira in più di 150 attacchi da metà ottobre, e Washington ha effettuato attacchi di ritorsione in entrambi i Paesi. Molte di queste azioni sono state rivendicate dalla Resistenza islamica in Iraq, un’alleanza di gruppi armati legati all’Iran che si oppongono al sostegno degli Stati Uniti a Israele nel conflitto di Gaza. Oggi, la Resistenza islamica in Iraq ha dichiarato di aver preso di mira il personale americano con droni in tre località della Siria, comprese due basi vicino al punto di confine tra Iraq, Siria e Giordania.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it
Condividi
Pubblicato da