Cronaca

Bari, giornalista Tg1 aggredita da moglie pregiudicato. Ma la donna nega

La giornalista del Tg1 Maria Grazia Mazzola e’ stata aggredita da un familiare di un pregiudicato durante una intervista nel quartiere Liberta’ a Bari nei pressi della chiesa del Redentore. La giornalista si e’ recata al pronto soccorso del Policlinico per farsi medicare. Intanto, in una nota l’avvocato di Monica Laera, moglie 44enne del boss Lorenzo Caldarola, racconta l’accaduto nel quartiere Liberta’ a Bari, avvenuta “mentre la salma della nonna che l’aveva allevata era nella sua abitazione vegliata da parenti ed amici”. Nessuna aggressione alla giornalista del Tg1 Mariagrazia Mazzola, solo la segnalazione dell'”inopportunita’ di un colloquio o di un’intervista in una situazione familiare cosi’ profondamente dolorosa”. Sempre secondo il racconto della donna all’avvocato si sarebbe presentata “una signora che si qualificava come giornalista e che pretendeva, ad ogni costo, di avere notizie sulla storia criminale del figlio e che, anzi, ripetutamente, richiedeva la presenza della “moglie del boss”, facendo riferimento, per l’appunto, alla signora Laera.[irp]

Nonostante le resistenze, vista la particolare situazione, la giornalista avrebbe, sempre secondo la ricostruzione resa nella nota dal legale, insistito “nella pretesa di rivolgere domande”. A quel punto , sempre stando alla ricostruzione fornita, Monica Laera con “un braccio, cercava di allontanare la giornalista dal portone condominiale dell’abitazione di sua nonna” negando nettamente l’aggressione, ovvero di aver “cercato di intimidire la sconosciuta giornalista” essendosi limitata, sempre secondo la versione del suo legale “a sollecitare la comprensione umana dell’altra, segnalando l’inopportunita’ di un colloquio o di un’intervista in una situazione familiare cosi’ profondamente dolorosa”. Il presidente e il direttore generale della Rai, Monica Maggioni e Mario Orfeo, condannano fermamente l’aggressione subita dalla Mazzola mentre svolgeva il suo lavoro di cronista. “Si tratta di un tentativo di intimidazione dell’informazione del servizio pubblico che non puo’ essere tollerato in alcun modo: la liberta’ di stampa e’ uno dei cardini di ogni matura democrazia e il lavoro dei giornalisti e’ fondamentale in questo senso. Alla collega Mazzola vanno i nostri auguri di pronta guarigione e il sostegno di tutta la Rai”, hanno concluso il presidente e il dg Rai.[irp]

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redazione