Nonostante i divieti in aumento, non diminuisce il numero dei fumatori. Nel giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale senza tabacco, il 31 maggio, preoccupano i dati italiani soprattutto per quanto riguarda i minori. Secondo l’Ossfad (Osservatorio Fumo, Alcol e Droga) del Centro Nazionale Dipendenza e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, uno su dieci è consumatore abituale, quasi la metà ha fumato, ha provato a fumare o fuma ogni tanto e tra quelli abituali più della metà fuma anche cannabis.
I ragazzi tra i 14 e i 17 anni, infatti, accendono la prima sigaretta alle scuole secondarie di secondo grado e una piccola percentuale addirittura inizia a fumare alle elementari, a 9-10 anni. L’identikit del giovane fumatore abituale è tratteggiato nell’indagine Explora realizzata su un campione rappresentativo di 15mila ragazzi in questa fascia d’età. Sono soprattutto maschi, di istituti professionali e licei artistici, i cui genitori hanno un livello di istruzione medio-basso e non controllano le spese dei figli; risultano propensi al rischio e hanno una percezione del proprio rendimento scolastico mediocre o appena sufficiente. Inoltre, sono quelli che fanno meno sport e bevono più energy drink. Un maggiore consumo di alcolici, inoltre, si registra tra i fumatori abituali: fino a quattro consumazioni di birra e super alcolici a settimana.