Ma anche chi non riceve sostegno economico dai genitori è “perseguitato” dall’incubo delle bollette e delle spese di condominio (2,7 milioni). Come a tutte le altre categorie di italiani, ai ragazzi non resta dunque che tirare la cinghia: l’81 per cento degli intervistati dichiara infatti di aver dovuto rinunciare a prestazioni o consumi di welfare. Lo studio del Censis sottolinea inoltre che anche chi non l’aveva mai fatto – 687 mila giovani – è stato costretto ad affidarsi alla «paghetta» dei genitori per integrare almeno una volta il proprio reddito mensile. Alla base di questo fenomeno c’è la crisi economica che ha precarizzato il lavoro. La prima occupazione è spesso a tempo determinato e con uno stipendio basso che a stento riesce a coprire l’affitto e le spese di sussistenza. Ecco quindi la necessità di far capo comunque alla famiglia d’origine rinviando spesso la creazione di una nuova famiglia.