Il Consiglio del direttivo della Bce torna a riunirsi per le decisioni di politica monetaria, stavolta in trasferta ad Atene ospitato dalla Banca centrale di Grecia. Dopo 10 rialzi consecutivi dei tassi di interesse, e l`area euro che rischia di scivolare in recessione, stavolta l`attesa è abbastanza consolidata per un mantenimento dello status quo, con il riferimento sulle principali operazioni di rifinanziamento che resterebbe quindi al 4,50% e il tasso sui fondi depositati dalle banche commerciali all’istituzione al 4%.
Le ultime indagini sull`attività delle imprese nell`area euro hanno confermato la dinamica di debolezza, che anzi a ottobre è ulteriormente peggiorata e complessivamente ha visto l`indice Pmi segnare i livelli più bassi da ben 35 mesi (senza che vi siano le restrizioni alle attività che nel 2020 i governi avevano imposto a motivo del Coivid). A soffrire resta soprattutto l`industria manifatturiera, ma anche il terziario si è sempre più portato a valori recessivi. Fino ad oggi la Bce escludeva nelle sue previsioni economiche di base una recessione vera e propria per l`eurozona. E finora si attendeva un recupero dopo la fase di debolezza dell`economia. Al momento tuttavia segnali chiari di miglioramento dall`economia reale non se ne vedono.
Verso pausa sui tassi di interesse
Invece continua ad attenuarsi l`inflazione, che è il motivo per il quale l`istituzione monetaria ha operato questa stretta aggressiva, la più intensa e prolungata della sua storia. Insomma ci sono le premesse quantomeno per una pausa sui tassi di interesse, sebbene molti analisti si attendano già che in assenza di ulteriori shock al rialzo sui prezzi il livello attuale sia il picco per i tassi della Bce. Ciò nondimeno altre possibili discussioni al direttorio potrebbero riguardare il futuro degli stock di titoli in portafogli, e in particolare gli acquisti effettuati con il piano anticrisi Covid e Pepp, perché la Bce sta già riducendo le consistenze accumulate con l’altro grande programma, l’App.
Data la recente volatilità e le tensioni sull`obbligazionario governativo, diversi osservatori si attendono prudenza anche su questo versante e, a dispetto di possibili spinte restrittive da parte dei “falchi”, una linea che confermi l`assenza di novità rispetto all’intento, confermato finora, di mantenere lo stock di titoli accumulati sul Pepp almeno fino a tutto il 2024. Ridurre queste consistenze crea ulteriori pressioni al rialzo sui tassi dei titoli di Stato. Le decisioni di politica monetaria verranno comunicate al termine del consiglio direttivo alle 14 e 15 di giovedì. Mezz`ora dopo la presidente Christine Lagarde terrà la consueta conferenza stampa esplicativa. Domani sera la presidente interverrà a una cena di gala ad Atene, nella riunione informale dei banchieri centrali dell’area euro, che precede il direttorio sui tassi.
Questo consiglio Bce sarà l`ultimo per il governatore della Banca d`Italia, Ignazio Visco, al quale da novembre subentrerà Fabio Panetta, attualmente componente del comitato esecutivo della stessa Bce. Panetta a sua volta verrà sostituito in questo direttorio ristretto dell`istituzione europea da Piero Cipollone, vice direttore generale della Banca d`Italia.