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Giro d’Italia, partenza a rischio per le tensioni a Gerusalemme

Potrebbe essere a rischio la partenza del Giro d’Italia da Gerusalemme in programma il prossimo 4 maggio. La Rai, che detiene i diritti televisivi della corsa rosa, ha annullato tutte le partenze per Gerusalemme previste la prossima settimana per i suoi tecnici che avrebbero dovuto effettuare i sopralluoghi per le riprese tv e, se la situazione di tensione non dovesse rientrare, sarebbe necessario studiare un piano alternativo. La decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di spostare l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme, riconoscendola di fatto come capitale, ha dato il via a una serie di violenze che sembrano lontane dal placarsi. E le ripercussioni di tale decisione potrebbero investire anche il Giro che già aveva dovuto disinnescare la protesta dei ministri israeliani quando, nel giorno della presentazione, sulla grafica del Giro apparse, come luogo di partenza, la scritta Gerusalemme Ovest, cosa contestata dal governo israeliano per il quale la città è unica e unita. Secondo il programma già ufficialmente presentato, in Israele, dopo la partenza del 4 maggio, si correrebbero due tappe in linea sabato 5 e domenica 6 maggio, da Haifa a Tel Aviv e da Be`er Sheva a Eilat. Poi ci sarebbe un giorno di riposo per il trasferimento in Sicilia e la ripartenza da Catania martedì 7 maggio, con tre tappe siciliane. Sardegna, dove il Giro è già partito un anno fa con tre tappe di grandissimo successo, o Puglia, tra le possibili alternative studiate.

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redazione