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Giro d’Italia, tappa ad Ackerman, Roglic resta in rosa

Il tedesco Pascal Ackermann ha vinto la quinta tappa del Giro d’Italia 2019, 140 km da Frascati a Terracina. Secondo successo di tappa per il tedesco in maglia ciclamino che ha preso la ruota di Fernando Gaviria battendo il colombiano sul traguardo. Terzo Arnaud Démare. La notizia più grande è il ritiro di Tom Dumoulin poco prima del via ufficiale della tappa. Troppo il dolore al ginocchio sinistro dopo la caduta della quarta frazione. Primoz Roglic resta in maglia rosa. Il risultato cronometrico è stato neutralizzato ai -9 km a causa del maltempo che ha messo alla prova i corridori per tutta la tappa.

Intanto, l’operazione pulizia dell’Uci arriva anche al Giro. Kristijan Koren, gregario di Vincenzo Nibali alla Bahrain-Merida, e’ fra i corridori fermati dall’Unione ciclistica internazionale dopo gli sviluppi dell’inchiesta doping denominata Aderlass e scattata in seguito alle accuse di trasfusioni del sangue da parte di alcuni atleti. Subito sospeso il corridore. E fra i coinvolti c’e’ anche il ds della Bahrain-Merida, Borut Bozic, e l’ex corridore Alessandro Petacchi – oggi commentatore tv – assieme al croato Kristijan Durasek (UAE Emirates). Koren era in gara proprio al Giro, Durasek al Tour di California. L’Uci ha adottato “un provvedimento sospensivo sulla base delle informazioni delle autorita’ austriache per una potenziale violazione della normativa antidoping”; i rispettivi team hanno subito preso le distanze e agito di conseguenze.

Petacchi si e’ difeso davanti ai microfoni della Rai – che lo ha sospeso per il momento – sostenendo di avere appreso “da una mail” dell’indagine. “Sembra abbia avuto contatti con il dott. Schmidt. Ribadisco di non averlo mai conosciuto: non ho mai nemmeno parlato con lui – ha spiegato lo sprinter ligure -. Lo stesso Stanga, mio manager alla Milram, ha dichiarato di non averlo mai conosciuto. Ho gia’ contattato il mio avvocato, voglio chiarire presto e tornare a seguire il Giro con voi”. Sulla vicenda ha detto la sua anche il direttore di Raisport, Auro Bulbarelli: “Stamattina a Petacchi e’ arrivato un comunicato da parte dell’UCI che lo informava di un’indagine. Ci siamo guardati in faccia e abbiamo convenuto che Petacchi non potesse avere la necessaria serenita’ per continuare il proprio lavoro. Tornera’ in Toscana, per fare chiarezza e capire: se la vicenda non subira’ ulteriori aggravamenti, lui sa che puo’ sempre tornare con noi anche durante il Giro”.

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redazione