ll tedesco Roger Kluge (Iam Ciclyng) ha vinto la 17esima tappa del Giro d’Italia da Molveno a Cassano d’Adda di 196 km. Il tedesco ha battuto in volata l’italiano Giacomo Nizzolo ed il connazionale Nikias Arndt. Il 30enne della Iam è stato bravo a ricucire nell’ultimo chilometro lo strappo creato da Filippo Pozzato. Nulla da fare quindi per i velocisti azzurri che non sono riusciti ad approfittare delle assenze dei tedeschi Greipel e Kittel. La maglia rosa è sempre saldamente sulle spalle dell’olandese Steven Kruijswijk della Lotto Nl-Jumbo che ha 3 minuti di vantaggio su Esteban Chaves e 3 minuti e 23 secondi sullo spagnolo Alejandro Valverde della Movistar; quarto Vincenzo Nibali che conta un distacco di 4’43” dalla maglia rosa. “Per me è un sogno – il commento di Kluge – volevo questa vittoria perché in carriera sono sempre arrivato secondo o terzo, adesso sono l’uomo più felice del mondo. Ho capito che potevo vincere oggi prima dell’ultima curva quando sono partito e ho visto che nessuno mi seguiva, quindi ho capito che potevo andare”. Delusione invece per Vincenzo Nibali che intervistato da RaiSport esprime tutta la sua delusione: “Nei miei confronti c’è stato un attacco mediatico quando le cose non andavano bene. Io chiedo di essere rispettato, è normale che quando le cose non vanno bene e si prende un distacco importante non si vuole parlare subito. Quindi per me non è mancanza di rispetto verso i tifosi ma chiedo di essere capito anche io, quando il morale è basso bisogna rispettare anche me”. Domani la 18esima tappa, la più lunga del giro con 244 km da percorrere partendo da Muggiò a Pinerolo. Sarà una tappa dal finale difficile, dopo i primi 170 km pianeggianti giunti a Pinerolo, si passa sul traguardo per scalare una prima volta il Muro di via dei Principi d’Acaja e quindi affrontare Pramartino (4.6 km al 10.4% medio) e dopo una discesa molto impegnativa ritornare a Pinerolo per gli ultimi 3 km. Ai 2500 m dall’arrivo si svolta a sinistra e si sale per via Principia d’Acaja (450 m al 14% con punte del 20%, su pavé e carreggiata stretta). Segue una discesa ripida e impegnativa fino all’abitato di Pinerolo. Ultimi 1500 m piatti con alcune curve e un breve tratto in lastricato, con arrivo in rettilineo.