Giro d’Italia, fair-play Gaviria: “Viviani meritava vittoria”

Il colombiano non esulta: “Per me non c’era alcuna irregolarità”

Fernando Gaviria

Le parole di Elia Viviani facevano trasparire felicita’ e soddisfazione. Sembrava essersi tolto un peso, il campione italiano su strada, dopo avere preceduto tutti sul traguardo di Orbetello. “Mi dispiace avere sentito un contatto con Moschetti, ma e’ avvenuto ai -70 metri, niente di particolare. Non era facile prendersi questa tappa con il vento”, aveva commentato a caldo. Invece, proprio il contatto con Moschetti ai -70 metri, ma soprattutto il cambio di direzione “irregolare”, ha indotto i giudici della Var del ciclismo a rivedere il filmato e ad annullare la vittoria del veronese. Ieri ci aveva pensato il tedesco Pascal Ackermann a negargli la vittoria, oggi la giuria.

Una vera disdetta per Viviani che e’ uscito dal pullman dei giudici, dopo avere discusso il ricorso del team, molto scuro in volto e senza parlare con i giornalisti che lo braccavano. Per lui ha parlato il ds della Deceunink- Quick Step, Davide Bramati: “Oggi c’era un vento contro molto forte, Elia si e’ trovato a dover fare i conti anche con le raffiche. Dispiace che sia finita cosi'”, il suo laconico commento. Ad assolvere Viviani con formula piena ci pensa lo stesso Fernando Gaviria, il cui volto sul podio e’ tutto un programma. Al colombiano non piace appropriarsi delle vittorie altrui, nemmeno se gliele assegnano.

“In queste volate non e’ facile evitare contatti – le parole dello sprinter della UAE Emirates -. Mi dispiace per Elia. Gli ho fatto i complimenti, gli ho inviato un messaggino. Per me non ha sbagliato niente, quando e’ andato sulla sinistra e ha superato tutti; per me ha vinto lui la tappa. Ha guardato dietro per vedere chi arrivava, voleva fare una bella volata e l’ha fatta: secondo me non ha commesso scorrettezze. Lui e’ un grande corridore e mi dispiace che sia andata cosi'”. Domani altra volata, questa volta alle porte di Roma: Viviani ci riprovera’ e Gaviria cerchera’ di conquistare il primo successo sulla strada. Quelli che piacciono a lui, non quelli assegnati a tavolino. “La forma e’ buona, come quella di Elia, qui al Giro ci sono tanti velocisti molto forti, non e’ mai facile vincere. Si arriva tardi, si dorme tardi e si accumula un certo stress”, il commento finale del sudamericano volante.

ORDINE D’ARRIVO

Ordine d’arrivo della 3/a tappa del 102/o Giro d’Italia di ciclismo, da Vinci (Firenze) a Orbetello (Grosseto), lunga 220 chilometri 1. Fernando Gaviria (Col) in 5h23’19” (+10″ abbuono) (media 40,827 km/h) 2. Arnaud De’mare (Fra) s.t. (+09″ abbuono) 3. Pascal Ackermann (Ger) s.t. (+04″ abbuono) 4. Matteo Moschetti (Ita) s.t. 5. Giacomo Nizzolo (Ita) s.t. 6. Jakub Mareczko (Ita) s.t. 7. Davide Cimolai (Ita) s.t. 8. Manuel Belletti (Ita) s.t. 9. Christian Knees (Ger) s.t. 10. Sacha Modolo (Ita) s.t. 11. Simon Yates (Gbr) s.t. 12. Miguel Angel Lopez (Col) s.t. 13. Giovanni Lonardi (Ita) s.t. 14. Vincenzo Nibali (Ita) s.t. 34. Tom Dumoulin (Ola) s.t.