di Giuseppe Novelli
Dopo 4 anni di prigionia Salvatore Girone può finalmente tornare in Italia. Il fuciliere di Marina, arrestato nel febbraio del 2012 insieme al collega Massimiliano Latorre (che si trova in Italia da due anni dopo aver rischiato la vita per un’ischemia ndr), ha ottenuto dalla Corte Suprema indiana il via libera per lasciare New Delhi. C’era molta attesa per una decisione che, visti i precedenti, poteva ancora una volta trasformarsi in una beffa. Invece i giudici hanno deciso di rendere immediatamente esecutivo l’ordine del tribunale arbitrale internazionale dell’Aja. Infatti, il 29 aprile scorso il Tribunale arbitrale de l’Aja aveva autorizzato il rientro in Italia del fuciliere della Marina fino alla conclusione del procedimento arbitrale, avviato dal governo, sulla vicenda dei due marò accusati dall’India di aver ucciso due pescatori ala largo delle sue coste nel 2012. All’inizio della seduta i legali italiani hanno letto l’ordine firmato il 29 aprile dai giudici del Tribunale dell’Aja in cui si disponeva la modifica delle condizioni della libertà provvisoria di Girone ed il suo rimpatrio provvisorio. Si chiedeva inoltre che Italia ed India cooperassero per rendere effettiva la decisione attraverso la Corte Suprema indiana. L’avvocato Suhail Dutt ha poi ricordato le condizioni che il governo italiano era pronto ad accettare per il rientro del militare (tra cui alcune garanzie, la firma periodica presso la polizia, divieto di lasciare il territorio nazionale, lettera di garanzia firmata dall’ambasciatore e rapporto trimestrale alle autorità indiane). E’ intervenuto quindi per il governo indiano l’Additional Sollicitor General, P.S. Narasimha, il quale ha sottolineato che nell’ordine dell’Aja si precisa che “i due Fucilieri di Marina italiani rimangono sotto l’autorità della Corte Suprema indiana” e che “questo sarà così anche durante la loro permanenza in Italia”. Il magistrato indiano ha elencato comunque altre quattro condizioni aggiuntive, contenute in un’istanza, con l’accettazione delle quali “l’India appoggia la richiesta italiana sulla base di considerazioni umanitarie”. Autorizzando la partenza di Girone, la Corte Suprema indiana ha stabilito che: il fuciliere non dovrà influenzare i testimoni o distruggere prove che potrebbero essere utili al processo. Inoltre ha chiesto all’ambasciatore italiano a New Delhi di farsi garante del fatto che il marò rientrerà immediatamente in India se il tribunale dell’Aja deciderà che la giurisdizione del caso spetterà ai giudici indiani. Nella sua ordinanza la Corte Suprema ha anche sottolineato che, durante la permanenza in Italia, il fuciliere rimarrà sotto la sua autorità.
LA MOGLIE “Felicissima!!!Finalmente insieme!!”. Così Vania Ardito, moglie del fuciliere Salvatore Girone, ha modificato il proprio stato su whatsapp, dopo la notizia che la Corte Suprema indiana ha accettato di rendere immediatamente esecutivo l’ordine del Tribunale arbitrale internazionale dell’Aja di far rientrare in Italia il fuciliere di Girone per tutta la durata del procedimento arbitrale. Al suo stato Vania Ardito aggiunge anche la emoticon di una famiglia: un uomo, una donna e due bambini, proprio come il proprio nucleo famigliare.
IL PAPA’ Con Salvatore “ci siamo sentiti in maniera veloce ma intensa: è felice e sta meglio moralmente, così come tutto noi”. Lo dice all’ANSA Michele Girone, papà del fuciliere Salvatore Girone, che potrà rientrare dall’India il prossimo 2 giugno. “Sono felice – aggiunge – siamo tutti molto felici”. “Adesso – sottolinea – aspettiamo Salvatore per riabbracciarci tutti quanti insieme”. “La notizia del suo rientro – conclude – è davvero molto molto bella e ci riempie di gioia”.
RENZI “Confermiamo la nostra amicizia per l’India, il suo popolo, il suo governo. E diamo il benvenuto al marò Girone che sarà con noi il 2 giugno”. Lo scrive il premier Matteo Renzi in un tweet.
LA FARNESINA Immediato il commento del nostro ministero degli Esteri: “Accogliamo con soddisfazione la decisione della Corte Suprema indiana che, come richiesto nei giorni scorsi dall’Italia, ha dato urgente attuazione a quanto stabilito dal tribunale dell’Aja il 29 aprile scorso”. “Italia e India – sottolinea la Farnesina in una nota – hanno cooperato nelle ultime settimane per definire le condizioni e le modalità del rientro e della permanenza nel nostro Paese di Girone, in pendenza della procedura arbitrale sul caso della Enrica Lexie”. “Il governo – prosegue – nell’attesa di accogliere finalmente in Patria Salvatore Girone, rinnova l’impegno a conformarsi alle condizioni e modalità stabilite dalla Corte Suprema indiana. Le decisione odierna è un risultato importante che riconosce l’impegno intrapreso dal governo italiano con il ricordo all’arbitrato internazionale per far valere le ragioni dei nostri due fucilieri”.
ALFANO “E’ una giornata di grande soddisfazione, il governo questa volta ha fatto le cose per bene”. Così il ministro dell’Interno e leader Ncd, Angelino Alfano, commenta il ritorno annunciato del marò Salvatore Girone in Italia. “E’ una bella giornata e abbiamo qualcosa di importante da festeggiare, ed è bello anche che ciò avvenga nei giorni della festa della Repubblica. E’ anche la prova, e non ci vuole uno scienziato per comprenderlo, che visto che tutto si è risolto, le cose adesso sono state fatte meglio di come erano state fatte prima”.
SALVINI “Anche se ci sono voluti 4 anni, 3 governi, centinaia di manifestazioni e interventi stranieri per riportare a casa i Maro’, sono strafelice”. Cosi’ il segretario della Lega Nord Matteo Salvini.