Giubileo, Bergoglio e gli Studios: per la prima volta un Pontefice varca le porte del “Sogno a Cinecittà”
Lunedì 17 febbraio, Papa Francesco varcherà i cancelli di Cinecittà, il mitico studio romano che ha fatto sognare il mondo con pellicole iconiche, da La Dolce Vita a C’era una volta in America. Un gesto simbolico, fortemente voluto dal Pontefice, che chiude con un colpo di teatro il Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura (15-18 febbraio), evento organizzato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione.
Il Papa tra i set
Dalle 9 alle 11, Francesco incontrerà una delegazione di registi, attori e protagonisti della cultura negli Studios che hanno reso leggende nomi come Fellini, Leone, Magnani e De Sica, senza dimenticare i giganti americani come Scorsese e Coppola. Un tributo al cinema come “linguaggio universale”, definito più volte da Bergoglio “una grande espressione di Dio”. Non è un caso che il Papa, appassionato di neorealismo italiano, abbia scelto proprio il tempio della Settima Arte per lanciare un messaggio: l’arte non è decorazione, ma strumento di verità e dialogo.
Wojtyla attore, Bergoglio cinefilo
Se è la prima volta che un Successore di Pietro mette piede a Cinecittà, non è però il primo flirt tra il Vaticano e il cinema. Correva il 1987 quando Giovanni Paolo II, ex attore teatrale e autore di testi diventati film (Fratello del nostro Dio, La bottega dell’orefice), tenne un discorso a Los Angeles davanti a 1.200 big di Hollywood. Una passione che Francesco ha rilanciato con parole d’amore per il cinema impegnato: “Aiuta a riflettere sulle ferite del nostro tempo”, ha detto, citando spesso Rossellini e De Sica.
Perché Cinecittà?
Perché proprio qui, dove si sono incrociati santi e peccatori della celluloide? Perché Francesco sa che il cinema è specchio dell’umanità: un luogo dove la luce della fede può incontrare le ombre e le luci della società. E in un’epoca di algoritmi e divisioni, Bergoglio scommette ancora una volta sull’arte come ponte tra cielo e terra.
Il Giubileo degli artisti
Il Giubileo degli artisti e del mondo della cultura è organizzato e coordinato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione. Il programma prevede sabato 15 febbraio l’udienza giubilare in piazza San Pietro, un incontro internazionale, “Sharing hope – Horizons for Cultural Heritage” ai Musei Vaticani, al termine del quale, si procederà alla firma di un manifesto educativo sulla trasmissione del codice culturale delle religioni; e l’inaugurazione dello spazio espositivo Conciliazione 5, con la presentazione del progetto del Maestro Yan Pei-Ming, in collaborazione con il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria italiana e la comunità del carcere di Regina Coeli.
Domenica 16 febbraio è prevista la celebrazione eucaristica in San Pietro, mentre la sera, dalle 20, si svolgerà la Notte bianca e il passaggio della Porta Santa. Lunedì 17, il Papa si recherà, dalle 9 alle 11, agli studios di Cinecittà e nel pomeriggio vi sarà un incontro del Dicastero per la Cultura e l’Educazione con i rappresentanti dei centri culturali cattolici e degli organismi ecclesiali dedicati alla cultura. Infine martedì 18, nella sede del dicastero, si inaugurerà la mostra “Global Visual Poetry: traiettorie transnazionali nella Poesia Visiva”.
“La presenza del Santo Padre è per noi motivo di profondo orgoglio”, ha commentato il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni mentre Manuela Cacciamani, amministratore delegato di Cinecitta’ ha definito la visita “un riconoscimento incredibile” che, ha detto, “ci rende ancora piu’ consapevoli della nostra missione”.