I giudici: “Berlusconi informato su rischio reazioni stragiste”
E’ quanto si legge nelle motivazioni del processo depositate dalla Corte d’assise di Palermo
“Deve ritenersi provato che ben prima dell’insediamento del nuovo governo Berlusconi, Marcello Dell’Utri, attraverso Vittorio Mangano, al fine di accaparrare in favore di Forza Italia anche i voti che in Sicilia Cosa nostra allora ancora in misura non piccola controllava, aveva dato assicurazioni – aveva promesso – che l’eventuale nuovo governo presieduto da Berlusconi avrebbe adottato alcuni provvedimenti oggetto di risalenti richieste dei mafiosi”.
E’ quanto si legge nelle motivazioni del processo sulla trattativa tra Stato e mafia, depositate oggi dalla Corte d’assise di Palermo. La Corte sostiene che Dell’Utri “continuava ad informare Berlusconi di tutti i suoi contatti con i mafiosi anche dopo l’insediamento del governo da quest’ultimo presieduto e vi e’ la definitiva conferma che anche il destinatario finale della pressione o dei tentativi di pressione, e cioe’ Berlusconi, mentre ricopriva la carica di presidente del Consiglio, venne a conoscenza della minaccia in essi insita e del conseguente pericolo di reazioni stragiste che una inattivita’ nel senso delle richieste dei mafiosi avrenne potuto fare insorgere”.[irp]