Bongiorno: “Armi non ce n’è. Fiducia nella magistratura, ma anomalie nel processo”

Bongiorno: “Armi non ce n’è. Fiducia nella magistratura, ma anomalie nel processo”
Giulia Bongiorno
16 settembre 2024

La senatrice Giulia Bongiorno, legale del vicepremier Matteo Salvini, ha rilasciato dichiarazioni importanti all’uscita dal consiglio federale della Lega, tenutosi alla Camera. Le sue parole arrivano in un momento cruciale, dopo la richiesta dei pm di Palermo di condannare Salvini a sei anni di carcere nell’ambito del processo Open Arms.

“Armi non ce n’è. Non c’è nessuna voglia di acutizzare lo scontro con la magistratura. C’è assoluta e piena fiducia nella magistratura ma al contempo c’è consapevolezza che nell’ambito di questo processo ci sono alcune anomalie,” ha affermato Bongiorno. La senatrice ha sottolineato come il team legale abbia analizzato vari aspetti del processo, confidando in una conclusione favorevole. “Confidiamo in una conclusione favorevole così poi parliamo solo di politica politica,” ha aggiunto. Le dichiarazioni di Bongiorno riflettono una strategia difensiva che cerca di mantenere un equilibrio tra il rispetto per le istituzioni giudiziarie e la necessità di evidenziare quelle che vengono percepite come irregolarità nel procedimento legale. La fiducia nella magistratura è ribadita con forza, ma non senza un accenno critico alle “anomalie” riscontrate.

Il processo Open Arms, che vede Salvini accusato di sequestro di persona e abuso di potere per aver impedito lo sbarco di migranti dalla nave della ONG spagnola nel 2019, continua a essere un tema caldo nel panorama politico italiano. La difesa di Salvini punta a dimostrare che le sue azioni erano motivate da ragioni di sicurezza nazionale e non da intenti criminali. In attesa della sentenza, le parole di Bongiorno sembrano voler rassicurare sia i sostenitori della Lega che l’opinione pubblica, mantenendo alta la fiducia nelle istituzioni ma preparandosi a contestare eventuali decisioni sfavorevoli.

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